Percorso di formazione continua
Fondazione Sasso Corbaro
via Lugano 4b
Bellinzona
25 marzo 2019
29 aprile 2019
27 maggio 2019
17 giugno 2019
La formazione mira a sviluppare le conoscenze teoriche e pratiche di base necessarie per affrontare situazioni eticamente complesse in ambito geriatrico.
La formazione mira a sviluppare le conoscenze teoriche e pratiche di base necessarie per affrontare situazioni eticamente complesse in ambito geriatrico.
Obiettivi:
. Sviluppo di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana grazie all'analisi di casi clinici esemplari.
Obiettivi:
. Sviluppo di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana grazie all'analisi di casi clinici esemplari.
Obiettivi:
. Sviluppo di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana grazie all'analisi di casi clinici esemplari.
Obiettivi:
. Sviluppo di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana grazie all'analisi di casi clinici esemplari.
Percorso di formazione continua
Strutture di accoglienza per persone anziane o Servizi di cure a domicilio
2019 - Date da convenire con le singole strutture o servizio
Il percorso formativo è pensato per le singole strutture di accoglienza di persone anziane o Servizi di cure a domicilio al fine di sviluppare le conoscenze teoriche e pratiche di base necessarie per affrontare situazioni eticamente complesse in ambito geriatrico. I curanti verranno coinvolti in gruppo contemporaneamente, permettendo così di articolare le tematiche da trattare secondo le esigenze cliniche.
Il percorso formativo è pensato per le singole strutture di accoglienza di persone anziane o Servizi di cure a domicilio al fine di sviluppare le conoscenze teoriche e pratiche di base necessarie per affrontare situazioni eticamente complesse in ambito geriatrico. I curanti verranno coinvolti in gruppo contemporaneamente, permettendo così di articolare le tematiche da trattare secondo le esigenze cliniche.
Obiettivi del percorso:
. Sviluppo all'interno di un'équipe di lavoro di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana;
. Riflessione critica sulle soluzioni adottate in risposta a problematiche etiche grazie alla discussione di gruppo.
Obiettivi del percorso:
. Sviluppo all'interno di un'équipe di lavoro di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana;
. Riflessione critica sulle soluzioni adottate in risposta a problematiche etiche grazie alla discussione di gruppo.
Obiettivi del percorso:
. Sviluppo all'interno di un'équipe di lavoro di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana;
. Riflessione critica sulle soluzioni adottate in risposta a problematiche etiche grazie alla discussione di gruppo.
Obiettivi del percorso:
. Sviluppo all'interno di un'équipe di lavoro di competenze specialistiche in etica clinica;
. Apprendimento di nozioni deontologiche e teoriche;
. Acquisizione di un metodo per facilitare la presa di decisione in situazioni eticamente complesse;
. Esercitazione della sensibilità al riconoscimento delle problematiche etiche all'interno della pratica quotidiana;
. Riflessione critica sulle soluzioni adottate in risposta a problematiche etiche grazie alla discussione di gruppo.
Scuola estiva della Fondazione Sasso Corbaro.
Scuola estiva della Fondazione Sasso Corbaro.
Fr. 150.-, due pranzi inclusi. Iscrizione entro il 10 agosto 2018 a: fondazione@sasso-corbaro.ch
Fr. 150.-, due pranzi inclusi. Iscrizione entro il 10 agosto 2018 a: fondazione@sasso-corbaro.ch
Fr. 150.-, due pranzi inclusi. Iscrizione entro il 10 agosto 2018 a: fondazione@sasso-corbaro.ch
Fr. 150.-, due pranzi inclusi. Iscrizione entro il 10 agosto 2018 a: fondazione@sasso-corbaro.ch
1° seminario Medical Humanities del lunedì
Fondazione Sasso Corbaro
via Lugano 4
Bellinzona
Gennaio-
Novembre 2016
9.30-11.30
1° Seminario Medical Humanities del lunedì mattina
Relatori: Nicola Grignoli, Matteo Terzaghi, Nicola Emery, Lina Bertola, Mauro Pedroni, Tiziana Conte, Laura Boella, Mariapia Borgnini, Claudio Mustacchi
1° Seminario Medical Humanities del lunedì mattina
Relatori: Nicola Grignoli, Matteo Terzaghi, Nicola Emery, Lina Bertola, Mauro Pedroni, Tiziana Conte, Laura Boella, Mariapia Borgnini, Claudio Mustacchi
Formazione continua
OBV, ORBV, OIL, ODL, ACQ, FAI, OCL
1. Settembre -
15 Dicembre 2014
Programma delle formazioni sulle direttive anticipate
Programma delle formazioni sulle direttive anticipate
Prima serie di lezioni Settembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
01.09 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
04.09 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
08.09 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
12.09 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
22.09 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
25.09 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
30.09 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Seconda serie di lezioni Novembre - Dicembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
03.11 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
11.11 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
17.11 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
24.11 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
02.12 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
09.12 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
15.12 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Prima serie di lezioni Settembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
01.09 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
04.09 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
08.09 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
12.09 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
22.09 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
25.09 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
30.09 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Seconda serie di lezioni Novembre - Dicembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
03.11 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
11.11 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
17.11 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
24.11 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
02.12 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
09.12 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
15.12 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Prima serie di lezioni Settembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
01.09 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
04.09 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
08.09 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
12.09 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
22.09 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
25.09 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
30.09 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Seconda serie di lezioni Novembre - Dicembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
03.11 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
11.11 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
17.11 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
24.11 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
02.12 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
09.12 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
15.12 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Prima serie di lezioni Settembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
01.09 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
04.09 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
08.09 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
12.09 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
22.09 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
25.09 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
30.09 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Seconda serie di lezioni Novembre - Dicembre | ||||
Data | Sede | Inizio | Fine | Oratore |
03.11 | ORBV aula 3 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
11.11 | ACQ sala conf. | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
17.11 | ODL sala2 | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
24.11 | OCL aula magna | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
02.12 | FAI sala nuova | 13.15 | 14.15 | Roberto Malacrida |
09.12 | OIL sala est | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
15.12 | OBV auditorio | 13.15 | 14.15 | Mattia Lepori |
Percorsi
L’etica della ricerca
Baby-finestra e abbandono dei neonati: problemi etici
Vulnerabilità sociale e diseguaglianze di salute
Suicidio assistito: prospettiva storica e vissuto dei familiari e dei curanti
Quest’anno il consueto percorso della COMEC non sarà dedicato, come nelle precedenti edizioni, a un unico tema sviluppato sull’arco di più serate, ma sarà composto da quattro conferenze che affronteranno tematiche ogni volta diverse e tutte di stretta attualità.
Il primo tema ad essere affrontato sarà quello della ricerca in ambito clinico, argomento che tocca da vicino la realtà quotidiana di pazienti e personale curante e recentemente sottoposto a una modifica legislativa. La seconda conferenza sarà dedicata al tema delle “baby-finestre”, oggetto di dibattito a livello etico, sanitario e parlamentare. Il percorso proseguirà con un incontro dedicato alla vulnerabilità sociale e al rischio di diseguaglianze nell’ambito della salute pubblica per alcune fasce della popolazione. Il ciclo si concluderà con una conferenza dedicata al tema delicato del suicidio assistito che cercheremo di affrontare partendo non dalla contrapposizione tra favorevoli e contrari, ma da una prospettiva storica e dal vissuto dei famigliari e curanti di persone che hanno compiuto questa scelta estrema.
A ogni conferenza seguiranno un aperitivo e la proiezione di un film legato alla tematica affrontata.
Percorsi
L’etica della ricerca
Baby-finestra e abbandono dei neonati: problemi etici
Vulnerabilità sociale e diseguaglianze di salute
Suicidio assistito: prospettiva storica e vissuto dei familiari e dei curanti
Quest’anno il consueto percorso della COMEC non sarà dedicato, come nelle precedenti edizioni, a un unico tema sviluppato sull’arco di più serate, ma sarà composto da quattro conferenze che affronteranno tematiche ogni volta diverse e tutte di stretta attualità.
Il primo tema ad essere affrontato sarà quello della ricerca in ambito clinico, argomento che tocca da vicino la realtà quotidiana di pazienti e personale curante e recentemente sottoposto a una modifica legislativa. La seconda conferenza sarà dedicata al tema delle “baby-finestre”, oggetto di dibattito a livello etico, sanitario e parlamentare. Il percorso proseguirà con un incontro dedicato alla vulnerabilità sociale e al rischio di diseguaglianze nell’ambito della salute pubblica per alcune fasce della popolazione. Il ciclo si concluderà con una conferenza dedicata al tema delicato del suicidio assistito che cercheremo di affrontare partendo non dalla contrapposizione tra favorevoli e contrari, ma da una prospettiva storica e dal vissuto dei famigliari e curanti di persone che hanno compiuto questa scelta estrema.
A ogni conferenza seguiranno un aperitivo e la proiezione di un film legato alla tematica affrontata.
Ospedale Civico
Aula Magna
Via Tesserete 46
Lugano
19 Novembre 2014
Moderatore: Paolo Tognina
16.30
Paolo Tognina: Prospettiva storica del suicidio
17.00
Franco Cavalli: Normativa in Svizzera
17.30
Don Angelo Epistolio: Umanizzare la morte
18.00
Claudia Gamondi: Studio sul vissuto dei famigliari e dei curanti
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Moderatore: Paolo Tognina
16.30
Paolo Tognina: Prospettiva storica del suicidio
17.00
Franco Cavalli: Normativa in Svizzera
17.30
Don Angelo Epistolio: Umanizzare la morte
18.00
Claudia Gamondi: Studio sul vissuto dei famigliari e dei curanti
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Miele
È un film del 2013 diretto da Valeria Golino. Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Un giorno, a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.
Miele
È un film del 2013 diretto da Valeria Golino. Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Un giorno, a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.
Miele
È un film del 2013 diretto da Valeria Golino. Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Un giorno, a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.
Miele
È un film del 2013 diretto da Valeria Golino. Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Un giorno, a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.
Ospedale Regionale di Locarno
Aula 2a/b
9 Settembre 2014
Moderatore: Mattia Lepori
16.30
Stefano Cavalli: La quarta età o l’ultima tappa della vita
17.00
Mara Tognetti: Donne e percorsi migratori
17.30
Paola Solcà e Angelica Lepori: Migranti transnazionali e lavoro di cura
18.30
Discussione
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Moderatore: Mattia Lepori
16.30
Stefano Cavalli: La quarta età o l’ultima tappa della vita
17.00
Mara Tognetti: Donne e percorsi migratori
17.30
Paola Solcà e Angelica Lepori: Migranti transnazionali e lavoro di cura
18.30
Discussione
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Io sono Li, La petite Venise
È un film del 2011 diretto da A. Segre. Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio. Viene trasferita a Chioggia per lavorare come barista in un’osteria dove conosce Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato “il Poeta”. Il loro incontro é una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, di cui forse hanno ancora troppa paura.
Io sono Li, La petite Venise
È un film del 2011 diretto da A. Segre. Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio. Viene trasferita a Chioggia per lavorare come barista in un’osteria dove conosce Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato “il Poeta”. Il loro incontro é una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, di cui forse hanno ancora troppa paura.
Io sono Li, La petite Venise
È un film del 2011 diretto da A. Segre. Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio. Viene trasferita a Chioggia per lavorare come barista in un’osteria dove conosce Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato “il Poeta”. Il loro incontro é una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, di cui forse hanno ancora troppa paura.
Io sono Li, La petite Venise
È un film del 2011 diretto da A. Segre. Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio. Viene trasferita a Chioggia per lavorare come barista in un’osteria dove conosce Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato “il Poeta”. Il loro incontro é una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, di cui forse hanno ancora troppa paura.
Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli
Auditorium
Bellinzona
20 Maggio 2014
Moderatore: Valdo Pezzoli
16.00
Krysia Binek: presenta il documentario “I figli della ruota” (TSI, 2013)
16.30
Chiara Crisciani: Infanzia e Medioevo.
17.15
Carlo Lepori con Mario Bianchetti: contraddittorio
18.00
Tavola rotonda: Alberto Bondolfi, Sandro Foiada, Dominic Mueggler
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Moderatore: Valdo Pezzoli
16.00
Krysia Binek: presenta il documentario “I figli della ruota” (TSI, 2013)
16.30
Chiara Crisciani: Infanzia e Medioevo.
17.15
Carlo Lepori con Mario Bianchetti: contraddittorio
18.00
Tavola rotonda: Alberto Bondolfi, Sandro Foiada, Dominic Mueggler
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Juno
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2007 diretto da Jason Reitman. Juno, una brillante adolescente del Minnesota, resta incinta dopo la sua esperienza sessuale con il suo migliore amico. Sulle prime, anche col sostegno morale di Paulie, decide di abortire, ma poi opta per dare il bambino in adozione. Con l'aiuto dell'amica del cuore, Leah, comunica la scelta al padre e alla matrigna che, seppur stupiti, mantengono la calma e la sostengono. Insieme all'amica, Juno trova su una rivista l'inserzione della coppia ideale a cui affidare il bambino: Mark e Vanessa, belli, benestanti ed evidentemente amanti dei bambini. Ma quando sta per arrivare la fatidica data del parto, la vita apparentemente idilliaca di Mark e Vanessa comincia a mostrare qualche crepa.
Juno
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2007 diretto da Jason Reitman. Juno, una brillante adolescente del Minnesota, resta incinta dopo la sua esperienza sessuale con il suo migliore amico. Sulle prime, anche col sostegno morale di Paulie, decide di abortire, ma poi opta per dare il bambino in adozione. Con l'aiuto dell'amica del cuore, Leah, comunica la scelta al padre e alla matrigna che, seppur stupiti, mantengono la calma e la sostengono. Insieme all'amica, Juno trova su una rivista l'inserzione della coppia ideale a cui affidare il bambino: Mark e Vanessa, belli, benestanti ed evidentemente amanti dei bambini. Ma quando sta per arrivare la fatidica data del parto, la vita apparentemente idilliaca di Mark e Vanessa comincia a mostrare qualche crepa.
Juno
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2007 diretto da Jason Reitman. Juno, una brillante adolescente del Minnesota, resta incinta dopo la sua esperienza sessuale con il suo migliore amico. Sulle prime, anche col sostegno morale di Paulie, decide di abortire, ma poi opta per dare il bambino in adozione. Con l'aiuto dell'amica del cuore, Leah, comunica la scelta al padre e alla matrigna che, seppur stupiti, mantengono la calma e la sostengono. Insieme all'amica, Juno trova su una rivista l'inserzione della coppia ideale a cui affidare il bambino: Mark e Vanessa, belli, benestanti ed evidentemente amanti dei bambini. Ma quando sta per arrivare la fatidica data del parto, la vita apparentemente idilliaca di Mark e Vanessa comincia a mostrare qualche crepa.
Juno
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2007 diretto da Jason Reitman. Juno, una brillante adolescente del Minnesota, resta incinta dopo la sua esperienza sessuale con il suo migliore amico. Sulle prime, anche col sostegno morale di Paulie, decide di abortire, ma poi opta per dare il bambino in adozione. Con l'aiuto dell'amica del cuore, Leah, comunica la scelta al padre e alla matrigna che, seppur stupiti, mantengono la calma e la sostengono. Insieme all'amica, Juno trova su una rivista l'inserzione della coppia ideale a cui affidare il bambino: Mark e Vanessa, belli, benestanti ed evidentemente amanti dei bambini. Ma quando sta per arrivare la fatidica data del parto, la vita apparentemente idilliaca di Mark e Vanessa comincia a mostrare qualche crepa.
Ospedale Regionale di Mendrisio
Auditorium
10 Aprile 2014
Moderatore: Bruno Balestra
16.00
Bruno Balestra: Modifiche delle normative relative al nuovo diritto di protezione dell’adulto
16.15
Silvio Garattini: Principi etici nella ricerca clinica
16.45
Giovan Maria Zanini: Criteri legali ed etici per l'accettazione di un protocollo di ricerca clinica
17.15
Cristiana Sessa: Implicazioni per il paziente dell’arruolamento in un protocollo di ricerca clinica
17.45
Franco Zambelloni: Aspetti etici legati alla ricerca sugli animali
18.30
Discussione
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
Moderatore: Bruno Balestra
16.00
Bruno Balestra: Modifiche delle normative relative al nuovo diritto di protezione dell’adulto
16.15
Silvio Garattini: Principi etici nella ricerca clinica
16.45
Giovan Maria Zanini: Criteri legali ed etici per l'accettazione di un protocollo di ricerca clinica
17.15
Cristiana Sessa: Implicazioni per il paziente dell’arruolamento in un protocollo di ricerca clinica
17.45
Franco Zambelloni: Aspetti etici legati alla ricerca sugli animali
18.30
Discussione
19.00
Standing Lunch
20.00
Film
The Constant Gardener - La cospirazione
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2005 diretto da Fernando Meirelles. Tratto dal romanzo “Il giardiniere tenace” di John le Carré, la pellicola vede un diplomatico britannico di stanza in Africa indagare sulla morte della moglie attivista che investiga su alcune aziende farmaceutiche. I fatti raccontati sono liberamente tratti da un noto contenzioso legale che ha visto la multinazionale Pfizer coinvolta in una grave vicenda riferita ad una sperimentazione illegale di un proprio farmaco, caso che è stato per la prima volta sollevato da un’ inchiesta del Washington Post.
The Constant Gardener - La cospirazione
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2005 diretto da Fernando Meirelles. Tratto dal romanzo “Il giardiniere tenace” di John le Carré, la pellicola vede un diplomatico britannico di stanza in Africa indagare sulla morte della moglie attivista che investiga su alcune aziende farmaceutiche. I fatti raccontati sono liberamente tratti da un noto contenzioso legale che ha visto la multinazionale Pfizer coinvolta in una grave vicenda riferita ad una sperimentazione illegale di un proprio farmaco, caso che è stato per la prima volta sollevato da un’ inchiesta del Washington Post.
The Constant Gardener - La cospirazione
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2005 diretto da Fernando Meirelles. Tratto dal romanzo “Il giardiniere tenace” di John le Carré, la pellicola vede un diplomatico britannico di stanza in Africa indagare sulla morte della moglie attivista che investiga su alcune aziende farmaceutiche. I fatti raccontati sono liberamente tratti da un noto contenzioso legale che ha visto la multinazionale Pfizer coinvolta in una grave vicenda riferita ad una sperimentazione illegale di un proprio farmaco, caso che è stato per la prima volta sollevato da un’ inchiesta del Washington Post.
The Constant Gardener - La cospirazione
presentato da Giovanni Medolago
È un film del 2005 diretto da Fernando Meirelles. Tratto dal romanzo “Il giardiniere tenace” di John le Carré, la pellicola vede un diplomatico britannico di stanza in Africa indagare sulla morte della moglie attivista che investiga su alcune aziende farmaceutiche. I fatti raccontati sono liberamente tratti da un noto contenzioso legale che ha visto la multinazionale Pfizer coinvolta in una grave vicenda riferita ad una sperimentazione illegale di un proprio farmaco, caso che è stato per la prima volta sollevato da un’ inchiesta del Washington Post.
Nella pratica clinica di medici e infermieri possono insorgere situazioni complesse e di difficile soluzione, nelle quali a volte i valori etici individuali entrano in conflitto tra loro. Si pensi ad esempio al caso del paziente che chiede la sospensione delle cure o l’astensione da ogni intervento, al tema dell’accanimento terapeutico nella fase terminale della vita.
Nella pratica clinica di medici e infermieri possono insorgere situazioni complesse e di difficile soluzione, nelle quali a volte i valori etici individuali entrano in conflitto tra loro. Si pensi ad esempio al caso del paziente che chiede la sospensione delle cure o l’astensione da ogni intervento, al tema dell’accanimento terapeutico nella fase terminale della vita.
7° Percorso COMEC 2013
Ospedale Civico
Aula Magna
Via Tesserete 46
Lugano
11 Aprile 2013 -
7 Novembre 2013
20.00 - 22.00
Relatori: Maurizio Mori, Massimo Reichlin, Alberto Bondolfi, Ruggero Comi, Carlo Alberto Defant, Cristina Borradori Tolsa
Moderatori: Valentina Di Bernardo, Rita Monotti, Jürg Stamm, Gian Paolo Ramelli,
Relatori: Maurizio Mori, Massimo Reichlin, Alberto Bondolfi, Ruggero Comi, Carlo Alberto Defant, Cristina Borradori Tolsa
Moderatori: Valentina Di Bernardo, Rita Monotti, Jürg Stamm, Gian Paolo Ramelli,
7 Novembre 2013
20.00
Eugenetica: un tabù contemporaneo
Relatore: Carlo Alberto Defanti, Bergamo
Prematurità e sviluppo psicomotorio
Relatore: Cristina Borradori Tolsa, Ginevra
Moderatore: Gian Paolo Ramelli
Eugenetica: un tabù contemporaneo
Relatore: Carlo Alberto Defanti, Bergamo
Prematurità e sviluppo psicomotorio
Relatore: Cristina Borradori Tolsa, Ginevra
Moderatore: Gian Paolo Ramelli
11 Aprile 2013
20.30
Maurizio Mori, Torino con Massimo Reichlin, Milano
Moderatrici: Valentina Di Bernardo, Lugano e Rita Monotti, Locarno
Maurizio Mori, Torino con Massimo Reichlin, Milano
Moderatrici: Valentina Di Bernardo, Lugano e Rita Monotti, Locarno
8° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
21 Novembre 2012
14.00 - 18.00
8° pomeriggio della Commissione di Etica Clinica dell'EOC (COMEC)
Relatori: Fabrizio Barazzoni, Mario Branda, Fabiano Meroni, Rita Monotti, Pierluigi Quadri, Carla Sargenti, Delphine Roulet Schwab, Lia Wächter
Moderatori: Alessandro Levorato, Rita Monotti
8° pomeriggio della Commissione di Etica Clinica dell'EOC (COMEC)
Relatori: Fabrizio Barazzoni, Mario Branda, Fabiano Meroni, Rita Monotti, Pierluigi Quadri, Carla Sargenti, Delphine Roulet Schwab, Lia Wächter
Moderatori: Alessandro Levorato, Rita Monotti
Capita occasionalmente di essere confrontati con notizie di furti commessi con violenza ai danni di persone anziane. La condanna verso tali atti e verso i loro autori è immediata, chiara, comprensibile. Nella nostra realtà quotidiana, tuttavia, i maltrattamenti e gli abusi verso le persone anziane sono frequenti e per la maggior parte subdoli, non identificabili a una visione superficiale. È un dato di fatto che la problematica del maltrattamento degli anziani sia in crescita, proporzionalmente all’incremento della fascia di popolazione della terza età.
In questo ottavo pomeriggio della COMEC cercheremo di illustrarne le caratteristiche principali e alcuni aspetti legati alla nostra realtà, locale e quotidiana, avvalendoci di relatori molto competenti, provenienti da svariate discipline.
Capita occasionalmente di essere confrontati con notizie di furti commessi con violenza ai danni di persone anziane. La condanna verso tali atti e verso i loro autori è immediata, chiara, comprensibile. Nella nostra realtà quotidiana, tuttavia, i maltrattamenti e gli abusi verso le persone anziane sono frequenti e per la maggior parte subdoli, non identificabili a una visione superficiale. È un dato di fatto che la problematica del maltrattamento degli anziani sia in crescita, proporzionalmente all’incremento della fascia di popolazione della terza età.
In questo ottavo pomeriggio della COMEC cercheremo di illustrarne le caratteristiche principali e alcuni aspetti legati alla nostra realtà, locale e quotidiana, avvalendoci di relatori molto competenti, provenienti da svariate discipline.
Capita occasionalmente di essere confrontati con notizie di furti commessi con violenza ai danni di persone anziane. La condanna verso tali atti e verso i loro autori è immediata, chiara, comprensibile. Nella nostra realtà quotidiana, tuttavia, i maltrattamenti e gli abusi verso le persone anziane sono frequenti e per la maggior parte subdoli, non identificabili a una visione superficiale. È un dato di fatto che la problematica del maltrattamento degli anziani sia in crescita, proporzionalmente all’incremento della fascia di popolazione della terza età.
In questo ottavo pomeriggio della COMEC cercheremo di illustrarne le caratteristiche principali e alcuni aspetti legati alla nostra realtà, locale e quotidiana, avvalendoci di relatori molto competenti, provenienti da svariate discipline.
Capita occasionalmente di essere confrontati con notizie di furti commessi con violenza ai danni di persone anziane. La condanna verso tali atti e verso i loro autori è immediata, chiara, comprensibile. Nella nostra realtà quotidiana, tuttavia, i maltrattamenti e gli abusi verso le persone anziane sono frequenti e per la maggior parte subdoli, non identificabili a una visione superficiale. È un dato di fatto che la problematica del maltrattamento degli anziani sia in crescita, proporzionalmente all’incremento della fascia di popolazione della terza età.
In questo ottavo pomeriggio della COMEC cercheremo di illustrarne le caratteristiche principali e alcuni aspetti legati alla nostra realtà, locale e quotidiana, avvalendoci di relatori molto competenti, provenienti da svariate discipline.
3 Ottobre 2012
20.00
Il problema della comunicazione della diagnosi al paziente con demenza lieve
Relatore: Pietro Tiraboschi, Milano
Etica e cura in ambito residenziale
Relatore: Antonello Ambrosio, Lugano
Moderatori: Brenno Galli e Elena Schiantarelli
Il problema della comunicazione della diagnosi al paziente con demenza lieve
Relatore: Pietro Tiraboschi, Milano
Etica e cura in ambito residenziale
Relatore: Antonello Ambrosio, Lugano
Moderatori: Brenno Galli e Elena Schiantarelli
13 Giugno 2012
20.00
Moderatori: Franco Tanzi e Francesco Colella - Albino
Secondo (troppa) scienza e (scarsa) coscienza: il rischio di accanimento diagnostico e terapeutico nel paziente geriatrico
Relatore: Graziano Ruggieri, Locarno
Il paziente terminale fra abbandono e accanimento terapeutico
Relatore: Claudia Gamondi, Lugano
Moderatori: Franco Tanzi e Francesco Colella - Albino
Secondo (troppa) scienza e (scarsa) coscienza: il rischio di accanimento diagnostico e terapeutico nel paziente geriatrico
Relatore: Graziano Ruggieri, Locarno
Il paziente terminale fra abbandono e accanimento terapeutico
Relatore: Claudia Gamondi, Lugano
4 Aprile2012
20.00
Moderatori: William Pertoldi e Graziano Ruggieri
Autodeterminazione e capacità di discernimento del paziente affetto da demenza
Relatore: Carlo Alberto Defanti, Bergamo
Quando è opportuno proporre la messa in atto delle misure giuridiche di protezione?
Relatore: Mario Branda, Bellinzona
Moderatori: William Pertoldi e Graziano Ruggieri
Autodeterminazione e capacità di discernimento del paziente affetto da demenza
Relatore: Carlo Alberto Defanti, Bergamo
Quando è opportuno proporre la messa in atto delle misure giuridiche di protezione?
Relatore: Mario Branda, Bellinzona
15 Febbraio 2012
20.00
Moderatori: Guido Ongaro, Pierluigi Quadri
Non è un paese per vecchi
Relatore: Enrichetta Buchli, Milano
Médecine, santé, société: expérience d’un médecin de santé publique / médecin cantonal
Relatore: Jean Martin, Canton Vaud
Moderatori: Guido Ongaro, Pierluigi Quadri
Non è un paese per vecchi
Relatore: Enrichetta Buchli, Milano
Médecine, santé, société: expérience d’un médecin de santé publique / médecin cantonal
Relatore: Jean Martin, Canton Vaud
La medicina intensiva permette ormai da alcuni decenni di mantenere funzionali anche per molto tempo gli organi di pazienti clinicamente morti ed è quindi stato necessario ridefinire i criteri della morte: se in passato essa era la conseguenza naturale dell’arresto cardiaco, oggi si considera deceduta una persona quando le sue funzioni cerebrali sono irreversibilmente assenti.
La medicina intensiva permette ormai da alcuni decenni di mantenere funzionali anche per molto tempo gli organi di pazienti clinicamente morti ed è quindi stato necessario ridefinire i criteri della morte: se in passato essa era la conseguenza naturale dell’arresto cardiaco, oggi si considera deceduta una persona quando le sue funzioni cerebrali sono irreversibilmente assenti.
La definizione di morte attraverso la morte cerebrale è accettata ufficialmente in tutto il mondo, non da ultimo perché permette la donazione degli organi a chi ne necessita per sopravvivere o per migliorare una qualità di vita gravemente compromessa. La riflessione etica sulla donazione d’organi ha accompagnato la medicina dei trapianti fin dai suoi albori, in particolare per i suoi aspetti antropologici e politici: il simposio vuole affrontare le controversie più recenti legate ai criteri di morte cerebrale nella “donazione a cuore non battente”, una tecnica che si vorrebbe implementare anche in Svizzera per far fronte alla scarsità di organi disponibili, per ridurre i tempi d’attesa e il rischio di morte per i pazienti che li necessitano.
In particolare il pomeriggio sarà dedicato alle problematiche etiche concernenti le recenti proposte atte ad aumentare il numero delle donazioni mediante incentivi, pecuniari e non, a sapere se tale modalità non possa eventualmente stravolgere il senso più profondo del dono: la stessa preoccupazione vale anche per la questione sul consenso informato (attualmente in vigore: il consenso avviene attraverso la discussione con i famigliari) verso i tentativi di introdurre quello presunto (chi non si dichiara contrario è di conseguenza consenziente), con il rischio, almeno per quanto riguarda la nostra popolazione, di incrinare quel rapporto di fiducia privilegiato, che abbiamo potuto creare nel corso degli ultimi vent’anni.
La definizione di morte attraverso la morte cerebrale è accettata ufficialmente in tutto il mondo, non da ultimo perché permette la donazione degli organi a chi ne necessita per sopravvivere o per migliorare una qualità di vita gravemente compromessa. La riflessione etica sulla donazione d’organi ha accompagnato la medicina dei trapianti fin dai suoi albori, in particolare per i suoi aspetti antropologici e politici: il simposio vuole affrontare le controversie più recenti legate ai criteri di morte cerebrale nella “donazione a cuore non battente”, una tecnica che si vorrebbe implementare anche in Svizzera per far fronte alla scarsità di organi disponibili, per ridurre i tempi d’attesa e il rischio di morte per i pazienti che li necessitano.
In particolare il pomeriggio sarà dedicato alle problematiche etiche concernenti le recenti proposte atte ad aumentare il numero delle donazioni mediante incentivi, pecuniari e non, a sapere se tale modalità non possa eventualmente stravolgere il senso più profondo del dono: la stessa preoccupazione vale anche per la questione sul consenso informato (attualmente in vigore: il consenso avviene attraverso la discussione con i famigliari) verso i tentativi di introdurre quello presunto (chi non si dichiara contrario è di conseguenza consenziente), con il rischio, almeno per quanto riguarda la nostra popolazione, di incrinare quel rapporto di fiducia privilegiato, che abbiamo potuto creare nel corso degli ultimi vent’anni.
La definizione di morte attraverso la morte cerebrale è accettata ufficialmente in tutto il mondo, non da ultimo perché permette la donazione degli organi a chi ne necessita per sopravvivere o per migliorare una qualità di vita gravemente compromessa. La riflessione etica sulla donazione d’organi ha accompagnato la medicina dei trapianti fin dai suoi albori, in particolare per i suoi aspetti antropologici e politici: il simposio vuole affrontare le controversie più recenti legate ai criteri di morte cerebrale nella “donazione a cuore non battente”, una tecnica che si vorrebbe implementare anche in Svizzera per far fronte alla scarsità di organi disponibili, per ridurre i tempi d’attesa e il rischio di morte per i pazienti che li necessitano.
In particolare il pomeriggio sarà dedicato alle problematiche etiche concernenti le recenti proposte atte ad aumentare il numero delle donazioni mediante incentivi, pecuniari e non, a sapere se tale modalità non possa eventualmente stravolgere il senso più profondo del dono: la stessa preoccupazione vale anche per la questione sul consenso informato (attualmente in vigore: il consenso avviene attraverso la discussione con i famigliari) verso i tentativi di introdurre quello presunto (chi non si dichiara contrario è di conseguenza consenziente), con il rischio, almeno per quanto riguarda la nostra popolazione, di incrinare quel rapporto di fiducia privilegiato, che abbiamo potuto creare nel corso degli ultimi vent’anni.
La definizione di morte attraverso la morte cerebrale è accettata ufficialmente in tutto il mondo, non da ultimo perché permette la donazione degli organi a chi ne necessita per sopravvivere o per migliorare una qualità di vita gravemente compromessa. La riflessione etica sulla donazione d’organi ha accompagnato la medicina dei trapianti fin dai suoi albori, in particolare per i suoi aspetti antropologici e politici: il simposio vuole affrontare le controversie più recenti legate ai criteri di morte cerebrale nella “donazione a cuore non battente”, una tecnica che si vorrebbe implementare anche in Svizzera per far fronte alla scarsità di organi disponibili, per ridurre i tempi d’attesa e il rischio di morte per i pazienti che li necessitano.
In particolare il pomeriggio sarà dedicato alle problematiche etiche concernenti le recenti proposte atte ad aumentare il numero delle donazioni mediante incentivi, pecuniari e non, a sapere se tale modalità non possa eventualmente stravolgere il senso più profondo del dono: la stessa preoccupazione vale anche per la questione sul consenso informato (attualmente in vigore: il consenso avviene attraverso la discussione con i famigliari) verso i tentativi di introdurre quello presunto (chi non si dichiara contrario è di conseguenza consenziente), con il rischio, almeno per quanto riguarda la nostra popolazione, di incrinare quel rapporto di fiducia privilegiato, che abbiamo potuto creare nel corso degli ultimi vent’anni.
Relatori: Sandro Vitalini, Franco Zambelloni
Moderatore: Ernesto Borghi
Il dibattito prende spunto anche dalla recente pubblicazione del volume di Sandro Vitalini, Dio soffre con noi?, edizioni la meridiana, Molfetta (BA) 2010
Relatori: Sandro Vitalini, Franco Zambelloni
Moderatore: Ernesto Borghi
Il dibattito prende spunto anche dalla recente pubblicazione del volume di Sandro Vitalini, Dio soffre con noi?, edizioni la meridiana, Molfetta (BA) 2010
Questo simposio affronta quello che da alcuni pensatori è stato definito l’ultimo mistero che ancora sopravvive: la coscienza umana. Alla soluzione di questo “mistero” collaborano da tempo gli studiosi di discipline diverse: filosofia, psicologia, neuroscienze (per citarne alcune).
Questo simposio affronta quello che da alcuni pensatori è stato definito l’ultimo mistero che ancora sopravvive: la coscienza umana. Alla soluzione di questo “mistero” collaborano da tempo gli studiosi di discipline diverse: filosofia, psicologia, neuroscienze (per citarne alcune).
Tra i disturbi della coscienza, infatti, quelli che sollevano gli interrogativi più urgenti sono quelli causati dai danni cerebrali che conseguono a eventi traumatici e non. I massicci cambiamenti nei livelli di coscienza che questi danni possono provocare esercitano una profonda influenza sull’approccio terapeutico ai pazienti che ne sono affetti. Lo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche ha rivelato come allo stato di coma possono conseguire due condizioni cliniche diverse: lo stato vegetativo (VS), in cui gli individui conservano il ritmo sonno-veglia e la capacità di respirare senza supporti artificiali ma perdono qualsiasi grado di consapevolezza di sé e dell’ambiente che li circonda, e lo stato di minima coscienza (MCS), in cui gli individui mantengono alcune funzioni cognitive e alcune risposte comportamentali agli stimoli esterni.
Nonostante gli sforzi per ottenere una buona accuratezza diagnostica, studi recenti mostrano come ad una percentuale non indifferente dei pazienti che presentano questi disordini della coscienza venga erroneamente assegnata una diagnosi di VS. La possibilità, offerta dalle recenti scoperte, di individuare precocemente i segni di una coscienza residua è probabilmente destinata a mutare radicalmente non solo l’approccio alla cura quotidiana di questi pazienti ma anche le complesse decisioni che curanti e familiari sono chiamati a prendere alla fine della vita rispettivamente all’inizio di una diversa.
Tra i disturbi della coscienza, infatti, quelli che sollevano gli interrogativi più urgenti sono quelli causati dai danni cerebrali che conseguono a eventi traumatici e non. I massicci cambiamenti nei livelli di coscienza che questi danni possono provocare esercitano una profonda influenza sull’approccio terapeutico ai pazienti che ne sono affetti. Lo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche ha rivelato come allo stato di coma possono conseguire due condizioni cliniche diverse: lo stato vegetativo (VS), in cui gli individui conservano il ritmo sonno-veglia e la capacità di respirare senza supporti artificiali ma perdono qualsiasi grado di consapevolezza di sé e dell’ambiente che li circonda, e lo stato di minima coscienza (MCS), in cui gli individui mantengono alcune funzioni cognitive e alcune risposte comportamentali agli stimoli esterni.
Nonostante gli sforzi per ottenere una buona accuratezza diagnostica, studi recenti mostrano come ad una percentuale non indifferente dei pazienti che presentano questi disordini della coscienza venga erroneamente assegnata una diagnosi di VS. La possibilità, offerta dalle recenti scoperte, di individuare precocemente i segni di una coscienza residua è probabilmente destinata a mutare radicalmente non solo l’approccio alla cura quotidiana di questi pazienti ma anche le complesse decisioni che curanti e familiari sono chiamati a prendere alla fine della vita rispettivamente all’inizio di una diversa.
Tra i disturbi della coscienza, infatti, quelli che sollevano gli interrogativi più urgenti sono quelli causati dai danni cerebrali che conseguono a eventi traumatici e non. I massicci cambiamenti nei livelli di coscienza che questi danni possono provocare esercitano una profonda influenza sull’approccio terapeutico ai pazienti che ne sono affetti. Lo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche ha rivelato come allo stato di coma possono conseguire due condizioni cliniche diverse: lo stato vegetativo (VS), in cui gli individui conservano il ritmo sonno-veglia e la capacità di respirare senza supporti artificiali ma perdono qualsiasi grado di consapevolezza di sé e dell’ambiente che li circonda, e lo stato di minima coscienza (MCS), in cui gli individui mantengono alcune funzioni cognitive e alcune risposte comportamentali agli stimoli esterni.
Nonostante gli sforzi per ottenere una buona accuratezza diagnostica, studi recenti mostrano come ad una percentuale non indifferente dei pazienti che presentano questi disordini della coscienza venga erroneamente assegnata una diagnosi di VS. La possibilità, offerta dalle recenti scoperte, di individuare precocemente i segni di una coscienza residua è probabilmente destinata a mutare radicalmente non solo l’approccio alla cura quotidiana di questi pazienti ma anche le complesse decisioni che curanti e familiari sono chiamati a prendere alla fine della vita rispettivamente all’inizio di una diversa.
Tra i disturbi della coscienza, infatti, quelli che sollevano gli interrogativi più urgenti sono quelli causati dai danni cerebrali che conseguono a eventi traumatici e non. I massicci cambiamenti nei livelli di coscienza che questi danni possono provocare esercitano una profonda influenza sull’approccio terapeutico ai pazienti che ne sono affetti. Lo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche ha rivelato come allo stato di coma possono conseguire due condizioni cliniche diverse: lo stato vegetativo (VS), in cui gli individui conservano il ritmo sonno-veglia e la capacità di respirare senza supporti artificiali ma perdono qualsiasi grado di consapevolezza di sé e dell’ambiente che li circonda, e lo stato di minima coscienza (MCS), in cui gli individui mantengono alcune funzioni cognitive e alcune risposte comportamentali agli stimoli esterni.
Nonostante gli sforzi per ottenere una buona accuratezza diagnostica, studi recenti mostrano come ad una percentuale non indifferente dei pazienti che presentano questi disordini della coscienza venga erroneamente assegnata una diagnosi di VS. La possibilità, offerta dalle recenti scoperte, di individuare precocemente i segni di una coscienza residua è probabilmente destinata a mutare radicalmente non solo l’approccio alla cura quotidiana di questi pazienti ma anche le complesse decisioni che curanti e familiari sono chiamati a prendere alla fine della vita rispettivamente all’inizio di una diversa.
Moderatore: Lic. oec. Danilo Beffa, già vicedirettore EOC e capo Area finanze, controlling e ICT, Bellinzona
Relatori: Dr med. Fabrizio Barazzoni, capo Area medica EOC e presidente della Commissione di etica clinica EOC, Bellinzona, Lic. oec. Dino Cauzza, capo Area finanze e controlling EOC, Bellinzona, Dr med. Pierre-François Cuénoud, primario dipartimento di chirurgia, ospedale di Sion, membro del Comitato centrale della FMH e responsabile del settore SwissDRG, rappresentante FMH nel Consiglio di amministrazione della SwissDRG SA, Sion, Prof. Dr med. Pierre-Yves Martin, primario di nefrologia e presidente del Consiglio di etica clinica HUG, Ginevra, Prof. Dr.ssa med. Samia Hurst, professore borsista FNS e consulente del Consiglio di etica clinica HUG, Ginevra
Organizzazione: COMEC, Area medica EOC, Viale Officina 3, 6500 Bellinzona. elisabetta.sassi@eoc.ch Tel 091 811 13 14 - Fax 091 811 13 16
Moderatore: Lic. oec. Danilo Beffa, già vicedirettore EOC e capo Area finanze, controlling e ICT, Bellinzona
Relatori: Dr med. Fabrizio Barazzoni, capo Area medica EOC e presidente della Commissione di etica clinica EOC, Bellinzona, Lic. oec. Dino Cauzza, capo Area finanze e controlling EOC, Bellinzona, Dr med. Pierre-François Cuénoud, primario dipartimento di chirurgia, ospedale di Sion, membro del Comitato centrale della FMH e responsabile del settore SwissDRG, rappresentante FMH nel Consiglio di amministrazione della SwissDRG SA, Sion, Prof. Dr med. Pierre-Yves Martin, primario di nefrologia e presidente del Consiglio di etica clinica HUG, Ginevra, Prof. Dr.ssa med. Samia Hurst, professore borsista FNS e consulente del Consiglio di etica clinica HUG, Ginevra
Organizzazione: COMEC, Area medica EOC, Viale Officina 3, 6500 Bellinzona. elisabetta.sassi@eoc.ch Tel 091 811 13 14 - Fax 091 811 13 16
7° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
17 Novembre 2010
14.00 - 18.00
7° Simposio della Commissione di etica clinica dell'EOC (COMEC)
Relatori: Bernardino Fantini, Roberta De Monticelli, Carlo Alberto Defanti, Claudio Bassetti
7° Simposio della Commissione di etica clinica dell'EOC (COMEC)
Relatori: Bernardino Fantini, Roberta De Monticelli, Carlo Alberto Defanti, Claudio Bassetti
Benvenuto: Dr med. Fabrizio Barazzoni Presidente COMEC
Introduzione: Prof. Dr med. Roberto Malacrida Vicepresidente COMEC
Ethique et droits humains en médecine pénitentiaire
Prof. Dr med. dipl. teol. Bernice Elger, Università di Ginevra
Medicina in ambiente carcerario: un’affascinante sfida medica pluridisciplinare.
30 anni di esperienze di un medico delle carceri ticinesi
Dr med. Damiano Castelli, Medico presso le strutture carcerarie cantonali
Tavola rotonda con: Avv. Bruno Balestra Procuratore generale, Fabrizio Comandini, Direttore delle strutture carcerarie, Avv. Romano Piazzini, Comandante della Polizia cantonale
Moderatori: Dr med. Brenno Balestra, Membro COMEC PD Dr med. Mattia Lepori, Membro COMEC
Benvenuto: Dr med. Fabrizio Barazzoni Presidente COMEC
Introduzione: Prof. Dr med. Roberto Malacrida Vicepresidente COMEC
Ethique et droits humains en médecine pénitentiaire
Prof. Dr med. dipl. teol. Bernice Elger, Università di Ginevra
Medicina in ambiente carcerario: un’affascinante sfida medica pluridisciplinare.
30 anni di esperienze di un medico delle carceri ticinesi
Dr med. Damiano Castelli, Medico presso le strutture carcerarie cantonali
Tavola rotonda con: Avv. Bruno Balestra Procuratore generale, Fabrizio Comandini, Direttore delle strutture carcerarie, Avv. Romano Piazzini, Comandante della Polizia cantonale
Moderatori: Dr med. Brenno Balestra, Membro COMEC PD Dr med. Mattia Lepori, Membro COMEC
5° Percorso della COMEC
Ospedale Civico
Aula Magna
Via Tesserete 46
Lugano
1° Marzo -
25 Ottobre 2010
18.00 - 20.00
Relatori: Carlo Maggini, Fabrizio Barazzoni, Vittorio A. Sironi, Laura Boella, Eugenio Borgna, Klaus Scherer, Bernard Bärtschi, Graziano Martignoni, Alberto Oliverio, Arnaldo Benini
Moderatori: Claudio Bassetti, Roberto Malacrida, Franco Zambelloni, Fabio M. Conti
Relatori: Carlo Maggini, Fabrizio Barazzoni, Vittorio A. Sironi, Laura Boella, Eugenio Borgna, Klaus Scherer, Bernard Bärtschi, Graziano Martignoni, Alberto Oliverio, Arnaldo Benini
Moderatori: Claudio Bassetti, Roberto Malacrida, Franco Zambelloni, Fabio M. Conti
25 Ottobre 2010
18.00
Relatore: Alberto Oliverio, Roma
Il cervello alla ricerca di se stesso
Relatore: Arnaldo Benini, San Gallo
Moderatore: Fabio M. Conti
Relatore: Alberto Oliverio, Roma
Il cervello alla ricerca di se stesso
Relatore: Arnaldo Benini, San Gallo
Moderatore: Fabio M. Conti
6 Settembre 2010
18.00
Relatore: Bernard Bärtschi, Ginevra
Relatore: Graziano Martignoni, Lugano
Moderatore: Franco Zambelloni
Relatore: Bernard Bärtschi, Ginevra
Relatore: Graziano Martignoni, Lugano
Moderatore: Franco Zambelloni
17 Maggio 2010
18.00
Relatore Eugenio Borgna, Novara
Les défis éthiques posés par la manipulation des émotions et en particulier la stimulation directe du cerveau
Relatore: Klaus Scherer, Ginevra
Moderatore: Roberto Malacrida
Relatore Eugenio Borgna, Novara
Les défis éthiques posés par la manipulation des émotions et en particulier la stimulation directe du cerveau
Relatore: Klaus Scherer, Ginevra
Moderatore: Roberto Malacrida
1° Marzo 2010
18.00
Introduzione: Carlo Maggini, Direttore generale EOC, Fabrizio Barazzoni, Presidente COMEC.
La prospettiva delle nuove neuroscienze: oltre il problema mente-cervello
Relatore: Vittorio A. Sironi, Milano
La morale prima della morale
Relatore: Laura Boella, Milano
Moderatore: Claudio Bassetti
Introduzione: Carlo Maggini, Direttore generale EOC, Fabrizio Barazzoni, Presidente COMEC.
La prospettiva delle nuove neuroscienze: oltre il problema mente-cervello
Relatore: Vittorio A. Sironi, Milano
La morale prima della morale
Relatore: Laura Boella, Milano
Moderatore: Claudio Bassetti
6° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
18 Novembre 2009
12.45
6° Simposio della Commissione di etica clinica dell'EOC (COMEC)
Relatori: Paolo Vineis, Sandro Cattacin, Samia Hurst, Monica Bianchi
6° Simposio della Commissione di etica clinica dell'EOC (COMEC)
Relatori: Paolo Vineis, Sandro Cattacin, Samia Hurst, Monica Bianchi
19 Ottobre 2009
18.00
Relsatore: Mario Picozzi, Varese
Relatore: Graziano Martignoni, Lugano
Moderatore: Mattia Lepori
Relsatore: Mario Picozzi, Varese
Relatore: Graziano Martignoni, Lugano
Moderatore: Mattia Lepori
7 Settembre 2009
18.00
Relatore: Franco Zambelloni, Castel San Pietro
Relatore: Paola Di Giulio, Milano
Moderatore: Brenno Balestra
Relatore: Franco Zambelloni, Castel San Pietro
Relatore: Paola Di Giulio, Milano
Moderatore: Brenno Balestra
27 Aprile 2009
18.00
Relatore: Alex Mauron, Ginevra
Gli indici prognostici in medicina intensiva
Relatore: Roberto Malacrida, Lugano
Moderatore: Alberto Bondolfi
Relatore: Alex Mauron, Ginevra
Gli indici prognostici in medicina intensiva
Relatore: Roberto Malacrida, Lugano
Moderatore: Alberto Bondolfi
5° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Luga
19 Novembre 2008
14.00 - 18.00
3° Percorso Comec
Relatori: Bernardino Fantini, Erminia Gaggini, Francesco Maisto, Pierluigi Quadri, Silvano Testa, Pierluigia Verga
3° Percorso Comec
Relatori: Bernardino Fantini, Erminia Gaggini, Francesco Maisto, Pierluigi Quadri, Silvano Testa, Pierluigia Verga
3° Percorso COMEC
Ospedale Civico
Aula Magna
Via Tesserete 46
Lugano
7 Novembre 2007 -
10 Settembre 2008
20.00—22.00
In collaborazione con il SUPSIMH e la Fondazione Sasso Corbaro.
In collaborazione con il SUPSIMH e la Fondazione Sasso Corbaro.
10 Settembre 2008
20.00 - 22.00
Relatori: Gaia Marsico, Padova - Michele Tomamichel, Lugano
Moderatori: Ignazio Cassis, Piero Luraschi
Relatori: Gaia Marsico, Padova - Michele Tomamichel, Lugano
Moderatori: Ignazio Cassis, Piero Luraschi
2 Aprile 2008
20.00 - 22.00
Relatori: Laura Boella, Milano - Graziano Martignoni, Lugano
Moderatori: Valentina Di Bernardo, Yvonne Willems
Relatori: Laura Boella, Milano - Graziano Martignoni, Lugano
Moderatori: Valentina Di Bernardo, Yvonne Willems
16 Gennaio 2008
20.00 - 22.00
in collaborazione con il SUPSIMH e la Fondazione Sasso Corbaro.
Relatori: Paolo Cattorini, Varese, Giovanni Tognoni, St.Maria Imbaro
Moderatori: Bruno Balestra, Franco Zambelloni
in collaborazione con il SUPSIMH e la Fondazione Sasso Corbaro.
Relatori: Paolo Cattorini, Varese, Giovanni Tognoni, St.Maria Imbaro
Moderatori: Bruno Balestra, Franco Zambelloni
7 Novembre 2007
20.00 - 22.00
in collaborazione con il SUPSIMH e la Fondazione Sasso Corbaro.
Benvenuto al Percorso: Carlo Maggini
Relatori: Bernard Baertschi, Ginevra, Roberto Beneduce, Torino
Moderatori: Brenno Balestra, Alberto Bondolfi
in collaborazione con il SUPSIMH e la Fondazione Sasso Corbaro.
Benvenuto al Percorso: Carlo Maggini
Relatori: Bernard Baertschi, Ginevra, Roberto Beneduce, Torino
Moderatori: Brenno Balestra, Alberto Bondolfi
4° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
7 Marzo 2007
14.00 - 18.00
4° simposio della Commissione di etica clinica dell’EOC (COMEC)
4° simposio della Commissione di etica clinica dell’EOC (COMEC)
24 Gennaio 2007
18.00 - 20.00
Relatore: Paolo Cendon, Trieste
Relatori aggiunti: Mauro Dell’Ambrogio, Giubiasco, Franco Cavalli, Bellinzona, Carlo Maggini, Bellinzona
Relatore: Paolo Cendon, Trieste
Relatori aggiunti: Mauro Dell’Ambrogio, Giubiasco, Franco Cavalli, Bellinzona, Carlo Maggini, Bellinzona
29 Novembre 2006
18.00 - 20.00
Relatore: Gianfranco Domenighetti, Bellinzona
Relatori aggiunti: Marco Borghi, Lugano, Valdo Pezzoli, Lugano, Samia Hurst, Ginevra
Relatore: Gianfranco Domenighetti, Bellinzona
Relatori aggiunti: Marco Borghi, Lugano, Valdo Pezzoli, Lugano, Samia Hurst, Ginevra
20 Settembre 2006
18.00 - 20.00
Relatore: Carlo Foppa, Losanna
Relatori aggiunti: Valentina Di Bernardo, Lugano, Yvonne Willems, Bellinzona, Mattia Lepori, Bellinzona, Bruno Balestra, Lugano
Relatore: Carlo Foppa, Losanna
Relatori aggiunti: Valentina Di Bernardo, Lugano, Yvonne Willems, Bellinzona, Mattia Lepori, Bellinzona, Bruno Balestra, Lugano
21 Giugno 2006
18.00
Relatore: Sandro Spinsanti, Roma
Relatori aggiunti: Alberto Bondolfi, Losanna, Ignazio Cassis, Bellinzona, Riccardo Crivelli, Bellinzona
Relatore: Sandro Spinsanti, Roma
Relatori aggiunti: Alberto Bondolfi, Losanna, Ignazio Cassis, Bellinzona, Riccardo Crivelli, Bellinzona
3° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
10 Maggio 2006
14.00
3° pomeriggio della Commissione di etica clinica dell’EOC (COMEC)
Le direttive anticipate (DA o testamento biologico) sono uno strumento finalizzato alla garanzia del rispetto della volontà del paziente allorché egli non è più in grado di esprimere la propria decisione. Si tratta di una dichiarazione scritta attraverso la quale una persona - capace di discernimento al momento della redazione del testo - indica, nel caso in cui divenisse incapace di intendere e di volere, quale trattamento e quale presa in carico accetterebbe o rifiuterebbe in una determinata situazione clinica. Egli può altresì nominare una figura particolare di persona di fiducia a tutela dei propri interessi di salute (il rappresentante terapeutico).
3° pomeriggio della Commissione di etica clinica dell’EOC (COMEC)
Le direttive anticipate (DA o testamento biologico) sono uno strumento finalizzato alla garanzia del rispetto della volontà del paziente allorché egli non è più in grado di esprimere la propria decisione. Si tratta di una dichiarazione scritta attraverso la quale una persona - capace di discernimento al momento della redazione del testo - indica, nel caso in cui divenisse incapace di intendere e di volere, quale trattamento e quale presa in carico accetterebbe o rifiuterebbe in una determinata situazione clinica. Egli può altresì nominare una figura particolare di persona di fiducia a tutela dei propri interessi di salute (il rappresentante terapeutico).
2° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
11 Maggio 2005
14.00
2° Pomeriggio della Commissione di etica clinica dell’EOC (COMEC)
Come ogni cittadino di uno stato di diritto, anche il personale curante (medico, infermiere, operatore sociale o altro) è sottomesso alle regole vigenti in seno alla collettività. In particolare il codice penale svizzero stabilisce all’articolo 115 che chiunque aiuti una persona a suicidarsi non sarà punito dalla legge a condizione che il movente del gesto non sia di natura egoistica.
2° Pomeriggio della Commissione di etica clinica dell’EOC (COMEC)
Come ogni cittadino di uno stato di diritto, anche il personale curante (medico, infermiere, operatore sociale o altro) è sottomesso alle regole vigenti in seno alla collettività. In particolare il codice penale svizzero stabilisce all’articolo 115 che chiunque aiuti una persona a suicidarsi non sarà punito dalla legge a condizione che il movente del gesto non sia di natura egoistica.
Moderazione: Claudio Marone, Bellinzona, membro Comitato direttivo ASSM vicepresidente COMEC; Roberto Malacrida, Lugano, membro Commissione centrale di etica (CCE) dell’ASSM segretario COMEC, presidente Società Svizzera di Etica Biomedica (SSEB)
Moderazione: Claudio Marone, Bellinzona, membro Comitato direttivo ASSM vicepresidente COMEC; Roberto Malacrida, Lugano, membro Commissione centrale di etica (CCE) dell’ASSM segretario COMEC, presidente Società Svizzera di Etica Biomedica (SSEB)
Ospedale Civico
Lugano
francese e italiano
7 Dicembre 2005
17.00
Alex Mauron, Ginevra, Sebastiano Martinoli, Lugano, Michele Tomamichel, Lugano, Mario Picozzi, Varese, Werner Stauffacher, Basilea, Carlo Tosi, Lugano, Guido Uhr, Lugano
Alex Mauron, Ginevra, Sebastiano Martinoli, Lugano, Michele Tomamichel, Lugano, Mario Picozzi, Varese, Werner Stauffacher, Basilea, Carlo Tosi, Lugano, Guido Uhr, Lugano
Ospedale Civico
Lugano
9 Novembre 2005
17.00
Alberto Bondolfi, Losanna, Brenno Balestra, Mendrisio, Marco Borghi, Lugano, Pietro Majno, Ginevra, Marcel Monnier, Berna, Gianni Tognoni, Milano, Eva Ghanfili, Lugano
Alberto Bondolfi, Losanna, Brenno Balestra, Mendrisio, Marco Borghi, Lugano, Pietro Majno, Ginevra, Marcel Monnier, Berna, Gianni Tognoni, Milano, Eva Ghanfili, Lugano
Cardiocentro
Lugano, Ticino
in francese
5 Ottobre 2005
17.00
Dominique Sprumont, Neuchâtel, Patrick Aebischer, Losanna, Marco Baggiolini, Lugano, Silvio Garattini, Milano, Claudio Marone, Bellinzona, Antonio Lanzavecchia, Bellinzona, Yvonne Willems-Cavalli, Bellinzona
Dominique Sprumont, Neuchâtel, Patrick Aebischer, Losanna, Marco Baggiolini, Lugano, Silvio Garattini, Milano, Claudio Marone, Bellinzona, Antonio Lanzavecchia, Bellinzona, Yvonne Willems-Cavalli, Bellinzona
Ospedale Civico
Lugano
tedesco e francese
14 Settembre 2005
17.00
Hannes Stähelin, Basilea, Ursula Cereghetti, Lugano, Mark Mäder, Basilea, Roberto Panzeri, Sorengo, Valdo Pezzoli, Lugano
Hannes Stähelin, Basilea, Ursula Cereghetti, Lugano, Mark Mäder, Basilea, Roberto Panzeri, Sorengo, Valdo Pezzoli, Lugano
Ospedale Civico
Lugano
tedesco e francese
22 Giugno 2005
17.00
Rudolf Ritz, Basilea, Tiziano Cassina, Lugano, Valentina Di Bernardo, Lugano, Guido Domenighetti, Locarno, Alberto Pagnamenta, Mendrisio, Andreas Perren, Bellinzona, Peter Suter, Ginevra
Rudolf Ritz, Basilea, Tiziano Cassina, Lugano, Valentina Di Bernardo, Lugano, Guido Domenighetti, Locarno, Alberto Pagnamenta, Mendrisio, Andreas Perren, Bellinzona, Peter Suter, Ginevra
Ospedale Civico
Lugano
in francese
1° Giugno 2005
17.00
Cornelia Klauser, Agno
Rita Monotti, Locarno, Guido Ongaro, Bellinzona, Gualtiero Storni, Tesserete, Massimo Palo, Lugano, Elisabetta Cortesia, Acquarossa
Cornelia Klauser, Agno
Rita Monotti, Locarno, Guido Ongaro, Bellinzona, Gualtiero Storni, Tesserete, Massimo Palo, Lugano, Elisabetta Cortesia, Acquarossa
Cardiocentro
Lugano, Ticino
in francese
20 Aprile 2005
17.00
Jean-Pierre Restellini, Ginevra
Bruno Balestra, Lugano, Damiano Castelli, Lugano, Erminia Gaggini, Lugano
Jean-Pierre Restellini, Ginevra
Bruno Balestra, Lugano, Damiano Castelli, Lugano, Erminia Gaggini, Lugano
Ospedale Civico
Lugano
tedesco e francese
23 Marzo 2005
17.00
Daniel Hell, Zurigo
Fiorenzo Bianchi, Mendrisio, Marco Borghi, Lugano, Pierluigi Quadri, Mendrisio, Silvano Testa, Mendrisio, Cristina Sommacal-Boggini, Bellinzona, Gaby Gianella, Bellinzona, Magda Chiesa, Stabio
Daniel Hell, Zurigo
Fiorenzo Bianchi, Mendrisio, Marco Borghi, Lugano, Pierluigi Quadri, Mendrisio, Silvano Testa, Mendrisio, Cristina Sommacal-Boggini, Bellinzona, Gaby Gianella, Bellinzona, Magda Chiesa, Stabio
Cardiocentro
Lugano, Ticino
23 Febbraio 2005
17.00
Hans Neuenschwander, Lugano
Claudia Gamondi, Lugano, Luisella Manzambi Maggi, Lugano, Franco Zambelloni, Mendrisio, Liliana Baldini, Mendrisio, Paolo Cicale, Lugano
Hans Neuenschwander, Lugano
Claudia Gamondi, Lugano, Luisella Manzambi Maggi, Lugano, Franco Zambelloni, Mendrisio, Liliana Baldini, Mendrisio, Paolo Cicale, Lugano
Ospedale Civico
Lugano
2 Febbraio 2005
17.00
Introduzione all’etica clinica e alle direttive dell’ASSM Presentazione della COMEC e delle modalità di funzionamento.
Carlo Foppa, Membro COMEC, Losanna
Fabrizio Barazzoni, Presidente COMEC, Bellinzona
Introduzione all’etica clinica e alle direttive dell’ASSM Presentazione della COMEC e delle modalità di funzionamento.
Carlo Foppa, Membro COMEC, Losanna
Fabrizio Barazzoni, Presidente COMEC, Bellinzona
1° Seminario riconosciuto per la formazione continua FMH
Università della Svizzera Italiana
Aula Magna
Via Buffi 13
Lugano
24 Novembre 2004
14.00
Primo pomeriggio della Commissione di etica clinica dell'Ente ospedaliero cantonale (COMEC).
L’esigenza di applicare i principi dell’etica medica anche al settore delle cure acute, nel rispetto dei valori fondamentali della persona quali la dignità e la libertà individuale, e di conseguenza il bisogno di potere fare capo a comitati di etica clinica nel settore ospedaliero è da ricondurre alla necessità di integrare maggiormente la dimensione etica nella cura dei pazienti.
Primo pomeriggio della Commissione di etica clinica dell'Ente ospedaliero cantonale (COMEC).
L’esigenza di applicare i principi dell’etica medica anche al settore delle cure acute, nel rispetto dei valori fondamentali della persona quali la dignità e la libertà individuale, e di conseguenza il bisogno di potere fare capo a comitati di etica clinica nel settore ospedaliero è da ricondurre alla necessità di integrare maggiormente la dimensione etica nella cura dei pazienti.
Accademia per le Medical Humanities
Formazione continua
Gennaio - dicembre 2021
Sala Ferrini, Castello di Sasso Corbaro, 6500 Bellinzona
Iscrizioni aperte fino al 30 dicembre 2020
Numero massimo di partecipanti: 20
Per iscriversi o per ottenere ulteriori informazioni mandare una mail a fondazione@sasso-corbaro.ch
«Nel fondo del sé c’è l’altro, e nel fondo dell’altro c’è il sé»
Kitaro Nishida
Nell’orizzonte della Fondazione Sasso Corbaro hanno sempre ‘tro- vato casa’ proposte formative tese a portare dentro la cura, nelle sue variegate forme, il tema delle Humanities. Il Programma di formazione qui presentato, costruito attorno al rapporto tra il ‘grande contagio’ e la ‘cura’ e concepito come ideale festeggiamento per il ventesimo anniversario della Fondazione (nata a Bellinzona nell’or- mai lontano 2000), abita, infatti, pienamente questo orizzonte. La riflessione attorno all’umanesimo clinico (Medical Humanities, Humanités Médicales, Social-Humanities) in tempi pandemici, al cen- tro del lavoro della Fondazione Sasso Corbaro, abita più che mai il crocevia tra il corpo ammalato, l’anima sofferente, la fragile cittadi- nanza dell’uomo in situazione di malattia e smarrimento sociale e identitario e i modi di una relazione d’aiuto e di cura attenta alle sue dimensioni fondative: filosofico-storiche, biologiche, psico-antropologiche, sociali, tecniche ed etiche. Lo sguardo Medical Humanities, che svela le diverse ‘stanze dell’esistenza’ - da quella sanitaria a quella psicologica, da quella sociale e culturale, sino al tema della spiritualità - interroga così tutti coloro che lavorano nell’ambito del- la cura, professionisti o volontari, interessati a migliorare la propria capacità di comprendere e di accogliere il bisogno, la fragilità e il dolore dei propri ospiti, utenti , residenti o pazienti, e delle loro fami- glie, così come quello dei curanti stessi, che devono essere aiutati a prendersi cura di se stessi - perché meglio si cura sé stessi, meglio si curano gli altri.
Ma a che cosa veramente facciamo riferimento quando parliamo di Medical Humanities? Le Medical Humanities non sono una disciplina accademica con il suo seguito di esperti e specialisti, non danno un titolo professionale, non si imparano nelle aule universitarie, ma, per usare una metafora, si studiano al ‘letto di chi soffre’, in quel gesto di chinarsi e di esporsi. Non si tratta dunque di una disciplina protocollare e procedurale, non procede per schemi ed evidenze misurabili, ma più semplicemente e nello stesso tempo più profon- damente è una modalità d’incontro con l’uomo e con l’umano che lo abita, uno stile di fronte alla ‘persona’, un costante interrogativo verso sé stessi e verso chi ci tende la mano per chiedere aiuto. Si tratta di uno sguardo, un gesto, uno spazio di accoglienza e di ospitalità, un tempo, un ascolto, una parola che proteggono e nutrono la dignità dell’uomo nelle sue difficoltà, salvaguardando la sua libertà e divenendo, infine, custode della sua stessa umanità.
Il Programma di formazione 2021, «La cura al tempo del grande contagio: uno sguardo Medical Humanities», si struttura attorno a sei dimensioni fondamentali, che abitano la riflessione delle Medical Humanities: la dimensione medico-sanitaria, quella storica, quella antropologico-tanatologica, attorno al tema del morire e della morte, quella etica, come etica della cura ed etica pubblica, quella psicologica sugli effetti del COVID-19 nel mondo interiore e, infine, quella socio-economica e politica. Nell’esplorazione di questi assi e nei lavori di ricerca che vi verranno presentati incontreremo una serie di parole-chiave come, ad esempio, libertà , dignità, confinamento, empatia, paura. Parole che, osservate nel loro insieme, compongono un vero e proprio ‘lessico della pandemia’.
«Nel fondo del sé c’è l’altro, e nel fondo dell’altro c’è il sé»
Kitaro Nishida
Nell’orizzonte della Fondazione Sasso Corbaro hanno sempre ‘tro- vato casa’ proposte formative tese a portare dentro la cura, nelle sue variegate forme, il tema delle Humanities. Il Programma di formazione qui presentato, costruito attorno al rapporto tra il ‘grande contagio’ e la ‘cura’ e concepito come ideale festeggiamento per il ventesimo anniversario della Fondazione (nata a Bellinzona nell’or- mai lontano 2000), abita, infatti, pienamente questo orizzonte. La riflessione attorno all’umanesimo clinico (Medical Humanities, Humanités Médicales, Social-Humanities) in tempi pandemici, al cen- tro del lavoro della Fondazione Sasso Corbaro, abita più che mai il crocevia tra il corpo ammalato, l’anima sofferente, la fragile cittadi- nanza dell’uomo in situazione di malattia e smarrimento sociale e identitario e i modi di una relazione d’aiuto e di cura attenta alle sue dimensioni fondative: filosofico-storiche, biologiche, psico-antropologiche, sociali, tecniche ed etiche. Lo sguardo Medical Humanities, che svela le diverse ‘stanze dell’esistenza’ - da quella sanitaria a quella psicologica, da quella sociale e culturale, sino al tema della spiritualità - interroga così tutti coloro che lavorano nell’ambito del- la cura, professionisti o volontari, interessati a migliorare la propria capacità di comprendere e di accogliere il bisogno, la fragilità e il dolore dei propri ospiti, utenti , residenti o pazienti, e delle loro fami- glie, così come quello dei curanti stessi, che devono essere aiutati a prendersi cura di se stessi - perché meglio si cura sé stessi, meglio si curano gli altri.
Ma a che cosa veramente facciamo riferimento quando parliamo di Medical Humanities? Le Medical Humanities non sono una disciplina accademica con il suo seguito di esperti e specialisti, non danno un titolo professionale, non si imparano nelle aule universitarie, ma, per usare una metafora, si studiano al ‘letto di chi soffre’, in quel gesto di chinarsi e di esporsi. Non si tratta dunque di una disciplina protocollare e procedurale, non procede per schemi ed evidenze misurabili, ma più semplicemente e nello stesso tempo più profon- damente è una modalità d’incontro con l’uomo e con l’umano che lo abita, uno stile di fronte alla ‘persona’, un costante interrogativo verso sé stessi e verso chi ci tende la mano per chiedere aiuto. Si tratta di uno sguardo, un gesto, uno spazio di accoglienza e di ospitalità, un tempo, un ascolto, una parola che proteggono e nutrono la dignità dell’uomo nelle sue difficoltà, salvaguardando la sua libertà e divenendo, infine, custode della sua stessa umanità.
Il Programma di formazione 2021, «La cura al tempo del grande contagio: uno sguardo Medical Humanities», si struttura attorno a sei dimensioni fondamentali, che abitano la riflessione delle Medical Humanities: la dimensione medico-sanitaria, quella storica, quella antropologico-tanatologica, attorno al tema del morire e della morte, quella etica, come etica della cura ed etica pubblica, quella psicologica sugli effetti del COVID-19 nel mondo interiore e, infine, quella socio-economica e politica. Nell’esplorazione di questi assi e nei lavori di ricerca che vi verranno presentati incontreremo una serie di parole-chiave come, ad esempio, libertà , dignità, confinamento, empatia, paura. Parole che, osservate nel loro insieme, compongono un vero e proprio ‘lessico della pandemia’.
Nel progetto di una 'Scuola diffusa' sul territorio, orientata alle Medical e alle Social Humanities, la Fondazione Sasso Corbaro e la Fondazione Parco San Rocco presentano la Casa del dialogo: tre 'stazioni', ciascuna destinata ad un pubblico diverso, per scoprire, insieme, il significato di una 'Buona Cura'.
La terza stazione prende la forma di un percorso che ha come orizzonte l’attenzione ai piccoli gesti quotidiani, alle parole inespresse, ai moti dell’anima persi fra le pieghe delle competenze professionali, ai pensieri affaticati dal peso delle responsabilità.
Il Gruppo di riflessione sulla Buona Cura è guidato da Ornella Manzocchi psicoterapeuta, accompagnata da Sabina Russo infermiera, e Sheila Bernardi psicologa, ed è rivolto in particolare ai curanti di Parco San Rocco.
Per maggiori informazioni:
+41 91 811 14 25
fondazione@sasso-corbaro.ch
Nel progetto di una 'Scuola diffusa' sul territorio, orientata alle Medical e alle Social Humanities, la Fondazione Sasso Corbaro e la Fondazione Parco San Rocco presentano la Casa del dialogo: tre 'stazioni', ciascuna destinata ad un pubblico diverso, per scoprire, insieme, il significato di una 'Buona Cura'.
La terza stazione prende la forma di un percorso che ha come orizzonte l’attenzione ai piccoli gesti quotidiani, alle parole inespresse, ai moti dell’anima persi fra le pieghe delle competenze professionali, ai pensieri affaticati dal peso delle responsabilità.
Il Gruppo di riflessione sulla Buona Cura è guidato da Ornella Manzocchi psicoterapeuta, accompagnata da Sabina Russo infermiera, e Sheila Bernardi psicologa, ed è rivolto in particolare ai curanti di Parco San Rocco.
Per maggiori informazioni:
+41 91 811 14 25
fondazione@sasso-corbaro.ch
Nel progetto di una 'Scuola diffusa' sul territorio, orientata alle Medical e alle Social Humanities, la Fondazione Sasso Corbaro e la Fondazione Parco San Rocco presentano la Casa del dialogo: tre 'stazioni', ciascuna destinata ad un pubblico diverso, per scoprire, insieme, il significato di una 'Buona Cura'.
La seconda stazione è costituita da un percorso formativo e di riflessione sulla Buona Cura, intesa come cura dell’esistenza, declinata nell’avere cura, farsi cura, prendersi cura, essere cura, donare cura al di là e al di qua degli specialismi professionali sanitari, psicologici, educativi o sociali del mero curare.
Il percorso è rivolto a tutti i curanti.
È necessaria l’iscrizione.
Attenzione: a causa dell'attuale emergenza sanitaria il programma di formazione è stato sospeso. In caso di dubbio vogliate gentilmente rivolgervi a fondazione@sasso-corbaro.ch.
Nel progetto di una 'Scuola diffusa' sul territorio, orientata alle Medical e alle Social Humanities, la Fondazione Sasso Corbaro e la Fondazione Parco San Rocco presentano la Casa del dialogo: tre 'stazioni', ciascuna destinata ad un pubblico diverso, per scoprire, insieme, il significato di una 'Buona Cura'.
La seconda stazione è costituita da un percorso formativo e di riflessione sulla Buona Cura, intesa come cura dell’esistenza, declinata nell’avere cura, farsi cura, prendersi cura, essere cura, donare cura al di là e al di qua degli specialismi professionali sanitari, psicologici, educativi o sociali del mero curare.
Il percorso è rivolto a tutti i curanti.
È necessaria l’iscrizione.
Attenzione: a causa dell'attuale emergenza sanitaria il programma di formazione è stato sospeso. In caso di dubbio vogliate gentilmente rivolgervi a fondazione@sasso-corbaro.ch.
Nel progetto di una 'Scuola diffusa' sul territorio, orientata alle Medical e alle Social Humanities, la Fondazione Sasso Corbaro e la Fondazione Parco San Rocco presentano la Casa del dialogo: tre 'stazioni', ciascuna destinata ad un pubblico diverso, per scoprire, insieme, il significato di una 'Buona Cura'.
La prima stazione è composta da una serie di incontri aperti al pubblico, intitolati "Cura e amore": temi apparentemente lontani ma legati dal significato esistenziale della parola Cura declinata nell’ordine del cuore.
Gli incontri sono aperti a tutti. A ciascuna serata seguirà un momento conviviale rallegrato da un piatto a tema.
Attenzione: a causa dell'attuale emergenza sanitaria il programma di formazione è stato sospeso. In caso di dubbio vogliate gentilmente rivolgervi a fondazione@sasso-corbaro.ch.
Nel progetto di una 'Scuola diffusa' sul territorio, orientata alle Medical e alle Social Humanities, la Fondazione Sasso Corbaro e la Fondazione Parco San Rocco presentano la Casa del dialogo: tre 'stazioni', ciascuna destinata ad un pubblico diverso, per scoprire, insieme, il significato di una 'Buona Cura'.
La prima stazione è composta da una serie di incontri aperti al pubblico, intitolati "Cura e amore": temi apparentemente lontani ma legati dal significato esistenziale della parola Cura declinata nell’ordine del cuore.
Gli incontri sono aperti a tutti. A ciascuna serata seguirà un momento conviviale rallegrato da un piatto a tema.
Attenzione: a causa dell'attuale emergenza sanitaria il programma di formazione è stato sospeso. In caso di dubbio vogliate gentilmente rivolgervi a fondazione@sasso-corbaro.ch.