Ciclo di conferenze
11, 18, 25 novembre e 2 dicembre 2020
ore 18.30 - 20.00
Live streaming su Facebook e Zoom
Il ciclo «Le parole della pandemia», promosso dalla Fondazione Sasso Corbaro nell’intento di aiutare a comprendere meglio la terminologia più diffusa durante la pandemia da COVID-19, torna da voi con un nuovo tema: dopo le serate sul «Lessico medico» - che ci hanno condotto alla scoperta di vocaboli come ‘triage’, ‘immunità di gregge’, ‘tracheotomia’ o ‘intubazione - sarà la volta, durante il mese di novembre, del «Lessico sociale». Che cosa significano esattamente queste parole, e quale è stato il loro utilizzo nel corso dell’emergenza sanitaria?
__________________
ATTENZIONE: in seguito al deteriorarsi della situazione sanitaria, la Fondazione Sasso Corbaro ha deciso di svolgere tutte le serate del ciclo "Le parole della pandemia" in forma digitale. Le conferenze saranno accessibili in diretta Facebook sulla pagina della Fondazione Sasso Corbaro (@fondazionesassocorbaro) e, in via subordinata, per chi non possedesse un account Facebook, accedendo al seguente link Zoom: https://us02web.zoom.us/.../reg.../WN_5ZtoEyjjTdKfy4Z5pof1Sg
__________________
Programma
11.11.2020 | «#ComunicareIlCovid19»: la comunicazione tra trasparenza, incertezza e fiducia
Roberto Antonini, giornalista, responsabile dell’approfondimento culturale Rete Due, RSI
Sara Rubinelli, filosofa, professoressa associata di Comunicazione Sanitaria, Dipartimento di Scienze e Politiche della Salute, Università di Lucerna
Moderazione: Valentina Fontana, manager culturale, collaboratrice Fondazione Sasso Corbaro
18.11.2020 | «Io resto a casa»: la società tra libertà individuale e responsabilità collettiva
Lina Bertola, filosofa
Moderazione: Martina Malacrida Nembrini, storica del cinema, direttrice operativa Fondazione Sasso Corbaro
25.11.2020 | «Distanti ma vicini»: la quotidianità nell’era dello “smart living”
Andrea Martignoni, storico, docente Liceo Lugano 2 e SUPSI / DFA
Giona Morinini, psicologo e psicoterapeuta
Moderazione: Nicolò Saverio Centemero, medico EOC, master in Salute pubblica presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine
Il ciclo «Le parole della pandemia», promosso dalla Fondazione Sasso Corbaro nell’intento di aiutare a comprendere meglio la terminologia più diffusa durante la pandemia da COVID-19, torna da voi con un nuovo tema: dopo le serate sul «Lessico medico» - che ci hanno condotto alla scoperta di vocaboli come ‘triage’, ‘immunità di gregge’, ‘tracheotomia’ o ‘intubazione - sarà la volta, durante il mese di novembre, del «Lessico sociale». Che cosa significano esattamente queste parole, e quale è stato il loro utilizzo nel corso dell’emergenza sanitaria?
__________________
ATTENZIONE: in seguito al deteriorarsi della situazione sanitaria, la Fondazione Sasso Corbaro ha deciso di svolgere tutte le serate del ciclo "Le parole della pandemia" in forma digitale. Le conferenze saranno accessibili in diretta Facebook sulla pagina della Fondazione Sasso Corbaro (@fondazionesassocorbaro) e, in via subordinata, per chi non possedesse un account Facebook, accedendo al seguente link Zoom: https://us02web.zoom.us/.../reg.../WN_5ZtoEyjjTdKfy4Z5pof1Sg
__________________
Programma
11.11.2020 | «#ComunicareIlCovid19»: la comunicazione tra trasparenza, incertezza e fiducia
Roberto Antonini, giornalista, responsabile dell’approfondimento culturale Rete Due, RSI
Sara Rubinelli, filosofa, professoressa associata di Comunicazione Sanitaria, Dipartimento di Scienze e Politiche della Salute, Università di Lucerna
Moderazione: Valentina Fontana, manager culturale, collaboratrice Fondazione Sasso Corbaro
18.11.2020 | «Io resto a casa»: la società tra libertà individuale e responsabilità collettiva
Lina Bertola, filosofa
Moderazione: Martina Malacrida Nembrini, storica del cinema, direttrice operativa Fondazione Sasso Corbaro
25.11.2020 | «Distanti ma vicini»: la quotidianità nell’era dello “smart living”
Andrea Martignoni, storico, docente Liceo Lugano 2 e SUPSI / DFA
Giona Morinini, psicologo e psicoterapeuta
Moderazione: Nicolò Saverio Centemero, medico EOC, master in Salute pubblica presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine
Ciclo di conferenze
Sala Consiglio Comunale
Palazzo Civico
Bellinzona
9, 16, 23 e 30 settembre 2020
ore 18.30 - 20.00
Iscrizione obbligatoria a fondazione@sasso-corbaro.ch.
Mascherina obbligatoria.
Segui tutte le serate in diretta Facebook.
Un ciclo di incontri volto ad informare il ‘grande pubblico’ e cercare di chiarire il significato di alcuni dei termini più diffusi durante la pandemia da COVID-19: espressioni diventate ormai parte del nostro lessico quotidiano, e destinate - forse - ad accompagnarci anche nel corso dei prossimi mesi. Che cosa significano esattamente queste parole? Quali sono le loro applicazioni pratiche, e quali invece i risvolti etici?
Programma
09.09.2020 | Triage: l’età come criterio di scelta?
PD Mattia Lepori, Presidente COMEC, Vice-capo area medica EOC
Prof. Paolo Merlani, Direttore medico e Primario di medicina intensiva OR Lugano
Moderatore: Dr Roberto Malacrida, Fondazione Sasso Corbaro
16.09.2020 | Intubazione, tracheotomia e ventilazione artificiale: specificità della polmonite da COVID-19
Dr Michael Llamas, Direttore medico e Vice-primario area critica OR Locarno
Dr Marco Conti, Vice-primario di medicina intensiva OR Lugano
Moderatore: Prof. Andreas Perren, Direttore sanitario e Primario di medicina intensiva ORBV
23.09.2020 | Isolamento totale vs. “immunità di gregge”: esperienze nazionali diverse
Dr Giorgio Merlani, Medico cantonale
Prof. Enos Bernasconi, Vice-primario di medicina interna OR Lugano
Moderatore: Prof. Emiliano Albanese, ordinario di Salute pubblica, Facoltà di scienze biomediche, USI
30.09.2020 | Medicamenti attuali e vaccino futuro: quali possibilità prognostiche?
Prof. Alessandro Ceschi, Direttore medico e scientifico Istituto di Scienze farmacologiche, SI
Prof. Antonio Lanzavecchia, Direttore fondatore IRB Bellinzona
Moderatore: Prof. Paolo Ferrari, Capo area medica EOC
Un ciclo di incontri volto ad informare il ‘grande pubblico’ e cercare di chiarire il significato di alcuni dei termini più diffusi durante la pandemia da COVID-19: espressioni diventate ormai parte del nostro lessico quotidiano, e destinate - forse - ad accompagnarci anche nel corso dei prossimi mesi. Che cosa significano esattamente queste parole? Quali sono le loro applicazioni pratiche, e quali invece i risvolti etici?
Programma
09.09.2020 | Triage: l’età come criterio di scelta?
PD Mattia Lepori, Presidente COMEC, Vice-capo area medica EOC
Prof. Paolo Merlani, Direttore medico e Primario di medicina intensiva OR Lugano
Moderatore: Dr Roberto Malacrida, Fondazione Sasso Corbaro
16.09.2020 | Intubazione, tracheotomia e ventilazione artificiale: specificità della polmonite da COVID-19
Dr Michael Llamas, Direttore medico e Vice-primario area critica OR Locarno
Dr Marco Conti, Vice-primario di medicina intensiva OR Lugano
Moderatore: Prof. Andreas Perren, Direttore sanitario e Primario di medicina intensiva ORBV
23.09.2020 | Isolamento totale vs. “immunità di gregge”: esperienze nazionali diverse
Dr Giorgio Merlani, Medico cantonale
Prof. Enos Bernasconi, Vice-primario di medicina interna OR Lugano
Moderatore: Prof. Emiliano Albanese, ordinario di Salute pubblica, Facoltà di scienze biomediche, USI
30.09.2020 | Medicamenti attuali e vaccino futuro: quali possibilità prognostiche?
Prof. Alessandro Ceschi, Direttore medico e scientifico Istituto di Scienze farmacologiche, SI
Prof. Antonio Lanzavecchia, Direttore fondatore IRB Bellinzona
Moderatore: Prof. Paolo Ferrari, Capo area medica EOC
Moderazione
Dr. med. Roberto Malacrida, Fondazione Sasso Corbaro
Introduzione
PD Dr. med. Mattia Lepori, Vice capo Area Medica EOC, presidente COMEC
Aspetti farmacologici
Prof Dr. med. Alessandro Ceschi, Direttore medico e scientifico Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera Italiana
Aspetti clinici
Inf. Spec. Valentina Di Bernardo, Infermiera specializzata in cure intense, vice presidente COMEC PD Dr. med. Claudia Gamondi, Primario di Cure Palliative EOC
Dr. med. Roberto Di Stefano, Direttore sanitario Istituti sociali di Lugano
Serata promossa dalla Fondazione Sasso Corbaro, con il patrocinio della COMEC, Commissione di etica clinica dell’Ente Ospedaliero Cantonale.
ATTENZIONE: massimo 70 posti a sedere
Moderazione
Dr. med. Roberto Malacrida, Fondazione Sasso Corbaro
Introduzione
PD Dr. med. Mattia Lepori, Vice capo Area Medica EOC, presidente COMEC
Aspetti farmacologici
Prof Dr. med. Alessandro Ceschi, Direttore medico e scientifico Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera Italiana
Aspetti clinici
Inf. Spec. Valentina Di Bernardo, Infermiera specializzata in cure intense, vice presidente COMEC PD Dr. med. Claudia Gamondi, Primario di Cure Palliative EOC
Dr. med. Roberto Di Stefano, Direttore sanitario Istituti sociali di Lugano
Serata promossa dalla Fondazione Sasso Corbaro, con il patrocinio della COMEC, Commissione di etica clinica dell’Ente Ospedaliero Cantonale.
ATTENZIONE: massimo 70 posti a sedere
Presentazione
Biblioteca Cantonale
Bellinzona
13 febbraio 2020
18:30
Interverranno: Ornella Manzocchi, Silvana Borutti, Graziano Martignoni
Moderazione: Paola Piffaretti
Che cosa significa prendersi cura di qualcuno, in un ospedale, in un istituto, in una scuola, in famiglia? Si tratta, ogni volta, di creare una relazione, e di farlo con la maggiore consapevolezza possibile.
Il nuovo volume della Collama «Corbaro» offre possibili percorsi e strumenti per la ‘cura’ della relazione, “in base aé casp clinico che si sta affrontando, al proprio arientamento culturale e al personale atteggiamento affettivo, tenendo conto che i pensieri sono sempre colorati dalle emozioni corrispondenti” (dalla prefazione di Silvia Vegetti Finzi).
Grazie al solido impianto storico, teorico e metodologico di lavoro di Ornella Manzocchi, È nata una primula. Percorso epistemiologico fra teoria e prassi della relazione di aiuto (Casagrande, 2020) si rivolge non solo agli specialisti, come il sottotitolo lascerebbe supporre, ma a chiunque desideri approfondire la conoscenza di sé e degli altri nel frastagliato arcipelago delle relazioni umane.
Interverranno: Silvana Borutti, filosofa, Università di Pavia; Ornella Manzocchi, psicoterapeuta, autrice del volume; Graziano Martignoni, psichiatra e psicoterapeuta, vice-presidente della Fondazione Sasso Corbaro.
Modererà la serata Paola Piffaretti, Biblioteca Cantonale di Bellinzona.
Seguirà un rinfresco offerto dalla Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities, ideatrice della Collana «Corbaro», che dal 1991 raccoglie testi inerenti ai temi della cura, dell’umanesimo e dell’etica clinica.
Che cosa significa prendersi cura di qualcuno, in un ospedale, in un istituto, in una scuola, in famiglia? Si tratta, ogni volta, di creare una relazione, e di farlo con la maggiore consapevolezza possibile.
Il nuovo volume della Collama «Corbaro» offre possibili percorsi e strumenti per la ‘cura’ della relazione, “in base aé casp clinico che si sta affrontando, al proprio arientamento culturale e al personale atteggiamento affettivo, tenendo conto che i pensieri sono sempre colorati dalle emozioni corrispondenti” (dalla prefazione di Silvia Vegetti Finzi).
Grazie al solido impianto storico, teorico e metodologico di lavoro di Ornella Manzocchi, È nata una primula. Percorso epistemiologico fra teoria e prassi della relazione di aiuto (Casagrande, 2020) si rivolge non solo agli specialisti, come il sottotitolo lascerebbe supporre, ma a chiunque desideri approfondire la conoscenza di sé e degli altri nel frastagliato arcipelago delle relazioni umane.
Interverranno: Silvana Borutti, filosofa, Università di Pavia; Ornella Manzocchi, psicoterapeuta, autrice del volume; Graziano Martignoni, psichiatra e psicoterapeuta, vice-presidente della Fondazione Sasso Corbaro.
Modererà la serata Paola Piffaretti, Biblioteca Cantonale di Bellinzona.
Seguirà un rinfresco offerto dalla Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities, ideatrice della Collana «Corbaro», che dal 1991 raccoglie testi inerenti ai temi della cura, dell’umanesimo e dell’etica clinica.
In Svizzera circa 1/3 delle donne ricorda il proprio parto come un trauma, nei casi gravi come un abuso, ma la parola “violenza” associata alla nascita è per molti aspetti ancora un tabù, sia perché infrange la rappresentazione collettiva del “giorno più bello”, sia per l’ideale incompatibilità tra violenza e relazione di cura. Ne deriva la necessità di una riflessione ampia e multidisciplinare, che affronti il tema nella complessità delle sue declinazioni. Attraverso i vari contributi si cercherà quindi di rendere visibili le diverse dimensioni della nascita, individuando i bisogni della donna e del bambino e i modelli di assistenza che favoriscono un’esperienza di parto positiva.
Organizzazione
La giornata di riflessione è organizzata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalla Delegata per l’aiuto alle vittime di reati (DSS) Cristiana Finzi e dal Gruppo di accompagnamento in materia di violenza domestica (DI) presieduto da Marilena Fontaine, con la collaborazione dell’Associazione Nascere Bene Ticino. L’evento è iscritto nella Campagna del 30° della Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo promossa dal Dipartimento della sanità e della socialità.
A chi è rivolta la giornata
A chi opera professionalmente nell’ambito del percorso nascita, in particolare: medici, levatrici, personale infermieristico e socio-sanitario. È aperta ai genitori e alle persone interessate. Sono previsti 8 crediti formativi per la categoria dei/delle ginecologi/he (SGGG) e 6.5 crediti formativi per levatrici e infermieri/e (E-LOG).
Il programma completo della giornata è consultabile tramite la locandina qui a fianco.
COSTI E ISCRIZIONE
Iscrizione e modalità di pagamento al seguente link: www.ti.ch/nascitaeviolenza
Costo: fr. 90.- (pranzo a buffet incluso)
In Svizzera circa 1/3 delle donne ricorda il proprio parto come un trauma, nei casi gravi come un abuso, ma la parola “violenza” associata alla nascita è per molti aspetti ancora un tabù, sia perché infrange la rappresentazione collettiva del “giorno più bello”, sia per l’ideale incompatibilità tra violenza e relazione di cura. Ne deriva la necessità di una riflessione ampia e multidisciplinare, che affronti il tema nella complessità delle sue declinazioni. Attraverso i vari contributi si cercherà quindi di rendere visibili le diverse dimensioni della nascita, individuando i bisogni della donna e del bambino e i modelli di assistenza che favoriscono un’esperienza di parto positiva.
Organizzazione
La giornata di riflessione è organizzata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalla Delegata per l’aiuto alle vittime di reati (DSS) Cristiana Finzi e dal Gruppo di accompagnamento in materia di violenza domestica (DI) presieduto da Marilena Fontaine, con la collaborazione dell’Associazione Nascere Bene Ticino. L’evento è iscritto nella Campagna del 30° della Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo promossa dal Dipartimento della sanità e della socialità.
A chi è rivolta la giornata
A chi opera professionalmente nell’ambito del percorso nascita, in particolare: medici, levatrici, personale infermieristico e socio-sanitario. È aperta ai genitori e alle persone interessate. Sono previsti 8 crediti formativi per la categoria dei/delle ginecologi/he (SGGG) e 6.5 crediti formativi per levatrici e infermieri/e (E-LOG).
Il programma completo della giornata è consultabile tramite la locandina qui a fianco.
COSTI E ISCRIZIONE
Iscrizione e modalità di pagamento al seguente link: www.ti.ch/nascitaeviolenza
Costo: fr. 90.- (pranzo a buffet incluso)
Giornata mondiale della salute mentale 2019
Conferenza
Sala Palazzo dei Congressi di Muralto
6600 Muralto
11 ottobre 2019
ZURIGO - Togliersi la vita quando la vita è ancora all'inizio. Nel 2012, in Svizzera i minorenni sotto i 14 anni ricoverati dopo un tentativo di suicidio erano 22. Nel 2017 (ultimo dato) il numero è raddoppiato: 48 casi. Il triste fenomeno è in aumento, e purtroppo qualche volta il tragico proposito si realizza: il picco c'è stato nel 2016, con quattro suicidi. Il numero più alto negli ultimi vent'anni.
«L'età media dei pazienti con pensieri suicidi tende purtroppo ad abbassarsi» conferma il dottor Dagmar Pauli del reparto psichiatria infantile dell'ospedale universitario di Zurigo. «Un tempo la dispe- razione dei bambini veniva più rivolta verso l'esterno, ribellandosi ai genitori o agli insegnanti. Ora rivolgono la rabbia contro sé stessi».
Ma per lo più gli adolescenti che tentano il suicidio «non hanno veramente intenzione di morire» assicu- ra il dottor Pauli. Il campanello d'allarme «serve ad attirare l'attenzione su problemi che in genere si possono risolvere concretamente: bullismo, pressione eccessiva o tensioni familiari» conclude il medico. (** Fonte – 14.04.2019 Tio)
Quello del suicidio è un tema complesso, spesso scomodo, tabù. Ma quanto è importante parlarne? Il Prof. Mario Rossi Monti e Ilario Lodi, si addentreranno nel vivo del tema.
ENTRATA GRATUITA CON OFFERTA LIBERA
ISCRIZIONI PRESSO 091.735.41.65 segretariato@santacroce.ch
ZURIGO - Togliersi la vita quando la vita è ancora all'inizio. Nel 2012, in Svizzera i minorenni sotto i 14 anni ricoverati dopo un tentativo di suicidio erano 22. Nel 2017 (ultimo dato) il numero è raddoppiato: 48 casi. Il triste fenomeno è in aumento, e purtroppo qualche volta il tragico proposito si realizza: il picco c'è stato nel 2016, con quattro suicidi. Il numero più alto negli ultimi vent'anni.
«L'età media dei pazienti con pensieri suicidi tende purtroppo ad abbassarsi» conferma il dottor Dagmar Pauli del reparto psichiatria infantile dell'ospedale universitario di Zurigo. «Un tempo la dispe- razione dei bambini veniva più rivolta verso l'esterno, ribellandosi ai genitori o agli insegnanti. Ora rivolgono la rabbia contro sé stessi».
Ma per lo più gli adolescenti che tentano il suicidio «non hanno veramente intenzione di morire» assicu- ra il dottor Pauli. Il campanello d'allarme «serve ad attirare l'attenzione su problemi che in genere si possono risolvere concretamente: bullismo, pressione eccessiva o tensioni familiari» conclude il medico. (** Fonte – 14.04.2019 Tio)
Quello del suicidio è un tema complesso, spesso scomodo, tabù. Ma quanto è importante parlarne? Il Prof. Mario Rossi Monti e Ilario Lodi, si addentreranno nel vivo del tema.
ENTRATA GRATUITA CON OFFERTA LIBERA
ISCRIZIONI PRESSO 091.735.41.65 segretariato@santacroce.ch
Ore 18.00
Introduzione: Martina Malacrida Nembrini, moderatrice, Fondazione Sasso Corbaro
Saluto di benvenuto: Dr. ssa Sara Fumagalli, Direttore sanitario Clinica Santa Croce; On. Manuele Bertoli, Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport
Ore 18.15
Testimonianza
Ore 18.20
Ilario Lodi, Direttore Pro Juventute Svizzera Italiana
Ore 18.40
Prof. Mario Rossi Monti
Ore 19.15
Tavola rotonda
Ore 20.00
Chiusura e aperitivo
Ore 18.00
Introduzione: Martina Malacrida Nembrini, moderatrice, Fondazione Sasso Corbaro
Saluto di benvenuto: Dr. ssa Sara Fumagalli, Direttore sanitario Clinica Santa Croce; On. Manuele Bertoli, Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport
Ore 18.15
Testimonianza
Ore 18.20
Ilario Lodi, Direttore Pro Juventute Svizzera Italiana
Ore 18.40
Prof. Mario Rossi Monti
Ore 19.15
Tavola rotonda
Ore 20.00
Chiusura e aperitivo
Ore 18.00
Introduzione: Martina Malacrida Nembrini, moderatrice, Fondazione Sasso Corbaro
Saluto di benvenuto: Dr. ssa Sara Fumagalli, Direttore sanitario Clinica Santa Croce; On. Manuele Bertoli, Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport
Ore 18.15
Testimonianza
Ore 18.20
Ilario Lodi, Direttore Pro Juventute Svizzera Italiana
Ore 18.40
Prof. Mario Rossi Monti
Ore 19.15
Tavola rotonda
Ore 20.00
Chiusura e aperitivo
Ore 18.00
Introduzione: Martina Malacrida Nembrini, moderatrice, Fondazione Sasso Corbaro
Saluto di benvenuto: Dr. ssa Sara Fumagalli, Direttore sanitario Clinica Santa Croce; On. Manuele Bertoli, Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport
Ore 18.15
Testimonianza
Ore 18.20
Ilario Lodi, Direttore Pro Juventute Svizzera Italiana
Ore 18.40
Prof. Mario Rossi Monti
Ore 19.15
Tavola rotonda
Ore 20.00
Chiusura e aperitivo
La cura ha confini?
L'infermiere nei gesti e nei pensieri di cura, custode di milioni di storie
La cura ha confini?
L'infermiere nei gesti e nei pensieri di cura, custode di milioni di storie
Con grande piacere la Clinica Santa Croce festeggia l’evento del 12 maggio e si ferma a riflettere sulla figura dell’Infermiere in ambito psichiatrico. Ruoli e competenze cambiati nel tempo, evoluti nei luoghi di esplicazione della cura dove il Se’ professionale si incontra con le aspettative del territorio, delle Famiglie, delle Istituzioni e dei pazienti stessi. Il focus principale su cui ruota la complessità delle cure infermieristiche è l’incontro con l’Altro all’interno di una relazione di aiuto che si ispira necessariamente ad una propria cornice valoriale e ad un proprio modello concettuale. La professione infermieristica moderna ha alle spalle ormai un secolo di storia. È la storia di un’evoluzione costante, votata alla crescita, all’aggiornamento, all’acquisizione di nuove competenze, alla ricerca. Ma il nostro spirito non cambia, oggi come allora vicino alle esigenze vitali della persona, della famiglia, della collettività
Con grande piacere la Clinica Santa Croce festeggia l’evento del 12 maggio e si ferma a riflettere sulla figura dell’Infermiere in ambito psichiatrico. Ruoli e competenze cambiati nel tempo, evoluti nei luoghi di esplicazione della cura dove il Se’ professionale si incontra con le aspettative del territorio, delle Famiglie, delle Istituzioni e dei pazienti stessi. Il focus principale su cui ruota la complessità delle cure infermieristiche è l’incontro con l’Altro all’interno di una relazione di aiuto che si ispira necessariamente ad una propria cornice valoriale e ad un proprio modello concettuale. La professione infermieristica moderna ha alle spalle ormai un secolo di storia. È la storia di un’evoluzione costante, votata alla crescita, all’aggiornamento, all’acquisizione di nuove competenze, alla ricerca. Ma il nostro spirito non cambia, oggi come allora vicino alle esigenze vitali della persona, della famiglia, della collettività
Conferenza
Aula Magna Liceo Lugano 1, Viale Carlo Cattaneo 4, Lugano
10 Giugno 2015
20.30
Trenta numeri della Rivista per le Medical Humanities, che si snodano dal 2007 ad oggi per confrontarsi con il senso di smarrimento dell’essere umano di fronte alla malattia, per contribuire a migliorare l’efficacia diagnostica e terapeutica. Nelle pagine di questi primi trenta numeri ritroviamo il percorso riflessivo portato avanti dalla Fondazione Sasso Corbaro negli ultimi vent’anni. Con il tempo, la riflessione sulla malattia ha abbracciato nuove tematiche: le popolazioni più deboli, i disabili e i folli, i cittadini senza assicurazione sanitaria, le vittime di epidemie, gli emarginati o i carcerati.
In occasione della pubblicazione del trentesimo numero, la Rivista ha invitato due specialisti che porteranno due sguardi diversi sulla tematica dell’Umanesimo clinico.
Relatori
Professor Bernardino Fantini, storico della medicina e professore onorario presso l’Università di Ginevra
Senatrice Mariapia Garavaglia, presidente dell’Istituto per l’Analisi dello Stato Sociale, Milano, e direttrice della rivista L’Arco di Giano
Trenta numeri della Rivista per le Medical Humanities, che si snodano dal 2007 ad oggi per confrontarsi con il senso di smarrimento dell’essere umano di fronte alla malattia, per contribuire a migliorare l’efficacia diagnostica e terapeutica. Nelle pagine di questi primi trenta numeri ritroviamo il percorso riflessivo portato avanti dalla Fondazione Sasso Corbaro negli ultimi vent’anni. Con il tempo, la riflessione sulla malattia ha abbracciato nuove tematiche: le popolazioni più deboli, i disabili e i folli, i cittadini senza assicurazione sanitaria, le vittime di epidemie, gli emarginati o i carcerati.
In occasione della pubblicazione del trentesimo numero, la Rivista ha invitato due specialisti che porteranno due sguardi diversi sulla tematica dell’Umanesimo clinico.
Relatori
Professor Bernardino Fantini, storico della medicina e professore onorario presso l’Università di Ginevra
Senatrice Mariapia Garavaglia, presidente dell’Istituto per l’Analisi dello Stato Sociale, Milano, e direttrice della rivista L’Arco di Giano
Inaugurazione Sede
Fondazione Sasso Corbaro, via Lugano 4, Bellinzona
24 Aprile 2015
12.00
In occasione dell'inaugurazione della nuova sede della Fondazione Sasso Corbaro, dalle 12.00 alle 13.00 ci saranno le porte aperte con la possibilità, per i presenti, di visitare il centro di documentazione della Fondazione (biblioteca, DVDteca e archivio articoli). Ai presenti sarà offerto un aperitivo. La visita è aperta a tutta la popolazione interessata.
In occasione dell'inaugurazione della nuova sede della Fondazione Sasso Corbaro, dalle 12.00 alle 13.00 ci saranno le porte aperte con la possibilità, per i presenti, di visitare il centro di documentazione della Fondazione (biblioteca, DVDteca e archivio articoli). Ai presenti sarà offerto un aperitivo. La visita è aperta a tutta la popolazione interessata.
Prof. Jean-François Malherbe!
Dottore in filosofia all'Università cattolica di Louvain e in teologia all'università di Parigi, ha pubblicato diversi saggi di etica e filosofia. Attualmente è professore ordinario in Filosofia Morale presso l’Università di Trento. E' stato professore presso l'Université de Louvain (Belgio), poi di Montréal e di Sherbrooke (Québec) e Consigliere alla Direzione generale del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) a Ginevra. E' formatore presso l'Istituto Ametista a Grange-Marnand (Svizzera), presidente del Comitato etico della Polizia municipale di Losanna e di diversi comitati etici istituzionali in campo medico-educativo.
Prof. Jean-François Malherbe!
Dottore in filosofia all'Università cattolica di Louvain e in teologia all'università di Parigi, ha pubblicato diversi saggi di etica e filosofia. Attualmente è professore ordinario in Filosofia Morale presso l’Università di Trento. E' stato professore presso l'Université de Louvain (Belgio), poi di Montréal e di Sherbrooke (Québec) e Consigliere alla Direzione generale del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) a Ginevra. E' formatore presso l'Istituto Ametista a Grange-Marnand (Svizzera), presidente del Comitato etico della Polizia municipale di Losanna e di diversi comitati etici istituzionali in campo medico-educativo.
Le patologie della vergogna dei figli dei migranti
18.30 - 19.15
Il lavoro etnoclinico: tra le pieghe delle narrazioni e delle culture
Dott.ssa Maria Grazia Soldati, Psicopedagogista, assegnista di ricerca in Antropologia dell’educazione, Università di Verona
19.15 - 20.00
Conoscere, accogliere e progettare assieme
Presentazione del libro Le umiliazioni dell’esilio di Francine Rosenbaum Raffaele De Nando,
Direttore presso l’istituto scolastico comunale di Biasca
20.00
Aperitivo offerto
Le patologie della vergogna dei figli dei migranti
18.30 - 19.15
Il lavoro etnoclinico: tra le pieghe delle narrazioni e delle culture
Dott.ssa Maria Grazia Soldati, Psicopedagogista, assegnista di ricerca in Antropologia dell’educazione, Università di Verona
19.15 - 20.00
Conoscere, accogliere e progettare assieme
Presentazione del libro Le umiliazioni dell’esilio di Francine Rosenbaum Raffaele De Nando,
Direttore presso l’istituto scolastico comunale di Biasca
20.00
Aperitivo offerto
Le Serate d’ascolto giungono quest’anno alla ventesima edizione, attraverso tematiche, autori, periodi storici molto differenti tra loro: l’appassionato pubblico di Bellinzona ha seguito con interesse e fedeltà le proposte dedica- te a Bach, Vivaldi, Mozart, Beethoven e a improbabili accoppiate (Rossini & Schubert, Verdi & Wagner); la proiezione di video e la presenza di illustri ospiti del nostro mondo musicale (Denise Fedeli, Luciana Serra, Diego Faso- lis, Marcello Sorce Keller); i cicli dedicati alle tastiere, con indimenticati momenti live, e, l’anno scorso, ai quattro elementi. In questo 2013 tutto proteso a sottolineare il duplice anniversario di Giuseppe e Richard (Werdi e Vagner, come troviamo scritto a Parma in una bella serie di appuntamenti che festeggiano in egual misura i due geni musicali), anche le “Serate d’ascolto” si rivolgono al teatro musicale, con l’apporto del grande cinema. Le due serate, previste mercoledì 8 e giovedì 16 maggio nell’accogliente Sala Arsenale di Castelgrande, prendono in considerazione due capolavori dell’arte cinematografica attenti al mondo del melodramma: Medea di Pier Paolo Pasolini e Flauto magico di Kenneth Branagh. Gli appuntamenti si articoleranno in tre parti: dapprima un’introduzione all’ascolto dell’opera lirica interessata e alla visione del film, poi un rinfresco offerto, occasione di proficui scambi di opinioni, seguito dalla proiezione integrale della pellicola. Medea, film-capolavoro del 1969 di Pier Paolo Pasolini, si riferisce diretta- mente all’omonima tragedia di Euripide, ma ci ricorda importanti opere della stagione melodrammatica: Giasone di Francesco Cavalli, Médée di Marc-Antoine Charpentier, ma, soprattutto, in virtù della scelta di Maria Callas come attrice protagonista, Medea di Luigi Cherubini, lavoro che deve la sua riscoperta novecentesca proprio al soprano di origine greca.
Il Flauto magico di Kenneth Branagh, film del 2006, è basato sull’omonimo Singspiel (testo di Emanuel Schikaneder, musica di Wolfgang Amadeus Mozart) del 1791, geniale e complessa miscela di elementi fiabeschi, magici, illuministici e massonici, anche se l’ambientazione ricorda la Prima guerra mondiale: la sfida di Branagh è quella di avvicinare la vicenda ai nostri tempi conservando i molteplici livelli interpretativi del lavoro settecentesco, così intimamente legato alla veste musicale attribuitagli da Mozart.
Giuseppe Clericetti
Le Serate d’ascolto giungono quest’anno alla ventesima edizione, attraverso tematiche, autori, periodi storici molto differenti tra loro: l’appassionato pubblico di Bellinzona ha seguito con interesse e fedeltà le proposte dedica- te a Bach, Vivaldi, Mozart, Beethoven e a improbabili accoppiate (Rossini & Schubert, Verdi & Wagner); la proiezione di video e la presenza di illustri ospiti del nostro mondo musicale (Denise Fedeli, Luciana Serra, Diego Faso- lis, Marcello Sorce Keller); i cicli dedicati alle tastiere, con indimenticati momenti live, e, l’anno scorso, ai quattro elementi. In questo 2013 tutto proteso a sottolineare il duplice anniversario di Giuseppe e Richard (Werdi e Vagner, come troviamo scritto a Parma in una bella serie di appuntamenti che festeggiano in egual misura i due geni musicali), anche le “Serate d’ascolto” si rivolgono al teatro musicale, con l’apporto del grande cinema. Le due serate, previste mercoledì 8 e giovedì 16 maggio nell’accogliente Sala Arsenale di Castelgrande, prendono in considerazione due capolavori dell’arte cinematografica attenti al mondo del melodramma: Medea di Pier Paolo Pasolini e Flauto magico di Kenneth Branagh. Gli appuntamenti si articoleranno in tre parti: dapprima un’introduzione all’ascolto dell’opera lirica interessata e alla visione del film, poi un rinfresco offerto, occasione di proficui scambi di opinioni, seguito dalla proiezione integrale della pellicola. Medea, film-capolavoro del 1969 di Pier Paolo Pasolini, si riferisce diretta- mente all’omonima tragedia di Euripide, ma ci ricorda importanti opere della stagione melodrammatica: Giasone di Francesco Cavalli, Médée di Marc-Antoine Charpentier, ma, soprattutto, in virtù della scelta di Maria Callas come attrice protagonista, Medea di Luigi Cherubini, lavoro che deve la sua riscoperta novecentesca proprio al soprano di origine greca.
Il Flauto magico di Kenneth Branagh, film del 2006, è basato sull’omonimo Singspiel (testo di Emanuel Schikaneder, musica di Wolfgang Amadeus Mozart) del 1791, geniale e complessa miscela di elementi fiabeschi, magici, illuministici e massonici, anche se l’ambientazione ricorda la Prima guerra mondiale: la sfida di Branagh è quella di avvicinare la vicenda ai nostri tempi conservando i molteplici livelli interpretativi del lavoro settecentesco, così intimamente legato alla veste musicale attribuitagli da Mozart.
Giuseppe Clericetti
8 Maggio 2013
18.30
18.30 Introduzione all'ascolto
19.30 Aperitivo offerto
20.15 Proiezione film, Medea
con Giuseppe Clericetti e la partecipazione di Domenico Lucchini e Sabrina Faller
18.30 Introduzione all'ascolto
19.30 Aperitivo offerto
20.15 Proiezione film, Medea
con Giuseppe Clericetti e la partecipazione di Domenico Lucchini e Sabrina Faller
16 Maggio 2013
18.30
18.30 Introduzione
19.30 Aperitivo offerto
20.15 Proiezione film, Il flauto magico
con Giuseppe Clericetti e la partecipazione di Domenico Lucchini e Sabrina Faller
18.30 Introduzione
19.30 Aperitivo offerto
20.15 Proiezione film, Il flauto magico
con Giuseppe Clericetti e la partecipazione di Domenico Lucchini e Sabrina Faller
Serata introduttiva all’esecuzione della Messa di Requiem
Intervista Concerto
Sala Arsenale, Castelgrande
Bellinzona
27 Marzo 2013
18.00
Anteprima della Messa di Requiem
Serata introduttiva all’esecuzione della Messa di Requiem di Giuseppe Verdi a cura di Giuseppe Clericetti
e Giorgio Appolonia, con parole, musica e immagini.
Giuseppe Clericetti e Giorgio Appolonia:
18.00
Introduzione alla Messa di Requiem
19.30
Aperitivo offerto
20.30
Interviste virtuali agli interpreti e visione di alcuni estratti video dimensione minima 7,545 mm La registrazione della serata verrà diffusa il 28 marzo, alle 20.30, su Rete Due.
Anteprima della Messa di Requiem
Serata introduttiva all’esecuzione della Messa di Requiem di Giuseppe Verdi a cura di Giuseppe Clericetti
e Giorgio Appolonia, con parole, musica e immagini.
Giuseppe Clericetti e Giorgio Appolonia:
18.00
Introduzione alla Messa di Requiem
19.30
Aperitivo offerto
20.30
Interviste virtuali agli interpreti e visione di alcuni estratti video dimensione minima 7,545 mm La registrazione della serata verrà diffusa il 28 marzo, alle 20.30, su Rete Due.
Incontro in occasione della Giornata internazionale contro il razzismo
Castello Sasso Corbaro
21 Marzo 2013
16.00
16.00
Saluto
16.15
Fattori psicosociali della migrazione: impatto e risorse
17.00
Le razze non esistono, il razzismo sì. Radici culturali di un nonsenso biologico
17.45
Tortura: ferite infinite
16.00
Saluto
16.15
Fattori psicosociali della migrazione: impatto e risorse
17.00
Le razze non esistono, il razzismo sì. Radici culturali di un nonsenso biologico
17.45
Tortura: ferite infinite
Attualità e forza di uno scrittore: Beppe Fenoglio a cinquant’anni dalla morte
17:00 - 17.30
Alberto Nessi
La malora: uno sguardo dal basso
17:30 - 18.15
Maria Antonietta Grignani
Il partigiano Jonny tra libro e film
18:30 - 19.30
Beppe Fenoglio: il fratello, l'uomo, lo scrittore
Michele Fazioli incontra Marisa Fenoglio
19:30 - 20.30
Aperitivo offerto
20:30
Proiezione del film Il partigiano Jonny
Guido Chiesa, Italia, 2000, 135'
Presentato da Guido Chiesa via Skype con Maria Antonietta Grignani
Attualità e forza di uno scrittore: Beppe Fenoglio a cinquant’anni dalla morte
17:00 - 17.30
Alberto Nessi
La malora: uno sguardo dal basso
17:30 - 18.15
Maria Antonietta Grignani
Il partigiano Jonny tra libro e film
18:30 - 19.30
Beppe Fenoglio: il fratello, l'uomo, lo scrittore
Michele Fazioli incontra Marisa Fenoglio
19:30 - 20.30
Aperitivo offerto
20:30
Proiezione del film Il partigiano Jonny
Guido Chiesa, Italia, 2000, 135'
Presentato da Guido Chiesa via Skype con Maria Antonietta Grignani
Incontro in occasione dell’anniversario del processo a Adolf Eichmann
Film e conferenza
Sala Arsenale Castelgrande
Bellinzona
11 Aprile 2013
18.30
Che male c’è? Indifferenza, obbedienza formale alle regole, mancanza di immaginazione come problemi morali
Laura Boella, Professore ordinario di Filosofia Morale, Dipartimento di Filosofia, Università di Milano
Aperitivo offerto
Uno specialista – Ritratto di un criminale moderno
Eyal Sivan, Francia, Germania, Belgio, Israele, Austria, 1999, 128’
presentato da Stefano Vassere, Direttore delle Biblioteche cantonali di Bellinzona e Locarno Docente di linguistica generale, Università di Milano
Che male c’è? Indifferenza, obbedienza formale alle regole, mancanza di immaginazione come problemi morali
Laura Boella, Professore ordinario di Filosofia Morale, Dipartimento di Filosofia, Università di Milano
Aperitivo offerto
Uno specialista – Ritratto di un criminale moderno
Eyal Sivan, Francia, Germania, Belgio, Israele, Austria, 1999, 128’
presentato da Stefano Vassere, Direttore delle Biblioteche cantonali di Bellinzona e Locarno Docente di linguistica generale, Università di Milano
Presentazione
LaFilanda
Mendrisio
12 marzo 2020
18.30
Interverranno: Ornella Manzocchi, Lina Bertola, Martina Malacrida Nembrini
Moderazione
Che cosa significa “prendersi cura di qualcuno” in ospedale, in istituto, in una scuola o in famiglia? Un testo che costituisce una buona base per chi voglia orientarsi nel frastagliato arcipelago delle relazioni umane, con riferimenti sto- rici, teorici, metodologici e bibliografici. Questo volume si inserisce nell’alveo della riflessione critica sui dilemmi sollevati dall’umanesimo clinico nel campo della medicina, del lavoro sociale, psicosociale e della sofferenza psichica.
Questo volume segna la ripresa dell’attività editoria- le iniziata nel 1986 dall’Associazione Alice, la quale nel 1991 ha aggiunto alle Edizioni Alice una collana espressamente orientata al tema transdisciplinare della cura. Questa scelta ha segnato l’inizio della collabora- zione con la Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities. Una collaborazione che ha permesso la nascita della collana Corbaro. Quest’anno le edizioni Casagrande hanno accolto la collana Corbaro nel pro- prio catalogo, garantendone l’autonomia scientifica.
Ornella Manzocchi
psicoterapeuta; già docente SUPSI; già docen- te e corresponsabile della formazione in Arte- terapia presso la Fondazione Istituto ricerche di gruppo; membro fondatore dell’Associazione di psicologia generativa della Svizzera italiana; collaboratrice della Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities
ATTENZIONE: L'EVENTO È STATO ANNULLATO
Che cosa significa “prendersi cura di qualcuno” in ospedale, in istituto, in una scuola o in famiglia? Un testo che costituisce una buona base per chi voglia orientarsi nel frastagliato arcipelago delle relazioni umane, con riferimenti sto- rici, teorici, metodologici e bibliografici. Questo volume si inserisce nell’alveo della riflessione critica sui dilemmi sollevati dall’umanesimo clinico nel campo della medicina, del lavoro sociale, psicosociale e della sofferenza psichica.
Questo volume segna la ripresa dell’attività editoria- le iniziata nel 1986 dall’Associazione Alice, la quale nel 1991 ha aggiunto alle Edizioni Alice una collana espressamente orientata al tema transdisciplinare della cura. Questa scelta ha segnato l’inizio della collabora- zione con la Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities. Una collaborazione che ha permesso la nascita della collana Corbaro. Quest’anno le edizioni Casagrande hanno accolto la collana Corbaro nel pro- prio catalogo, garantendone l’autonomia scientifica.
Ornella Manzocchi
psicoterapeuta; già docente SUPSI; già docen- te e corresponsabile della formazione in Arte- terapia presso la Fondazione Istituto ricerche di gruppo; membro fondatore dell’Associazione di psicologia generativa della Svizzera italiana; collaboratrice della Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities
ATTENZIONE: L'EVENTO È STATO ANNULLATO