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Centro di ricerca in Medical Humanities
La Fondazione Sasso Corbaro, fin dalle sue origini, si impegna a promuovere progetti di ricerca nell’ambito dell’umanesimo clinico e dell’etica. Sulla scia di questo impegno, nel 2024 nasce il Centro di Ricerca in Medical Humanities: un Centro pensato per dialogare con le realtà presenti sul territorio e per sviluppare un tipo di ricerca che abbia impatto nella vita delle persone.
 
Le attività del Centro si strutturano attorno a due filoni principali:
 
  • Ricerca di base e applicata nell’ambito delle Medical Humanities, declinate in prospettive sia prossime alla medicina sia più ampie, accogliendo studi con uno stampo più sociale;
  • Tutoring e formazione.
Il Centro di Ricerca in Medical Humanities della Fondazione Sasso Corbaro si contraddistingue per la sua natura transdisciplinare e per l’attenzione etica dedicata ai progetti di ricerca, non solo nella loro dimensione metodologica ma anche per una necessaria riflessione sulla vulnerabilità dei viventi.

Chi siamo

  • La rappresentazione della disabilità nei materiali scolastici
    Gianluca Alli
    Negli ultimi decenni si è cercato di approfondire il significato del principio di una scuola inclusiva per tutti; una scuola nella quale ogni bambino abbia il diritto di accedere a un'educazione che favorisca lo sviluppo della sua personalità. È perciò di fondamentale importanza che i professionisti accompagnino i bambini fin da subito a conoscere, accogliere e valorizzare la diversità. Molte ricerche hanno difatti dimostrato che l'atteggiamento assunto dal docente, le strategie didattiche implementate e, in particolare, i materiali scolastici selezionati e proposti alla classe possono rappresentare un tassello imprescindibile per la messa in atto di un modello inclusivo. Il presente progetto di ricerca vuole, innanzitutto, progettare materiali scolastici a sfondo inclusivo e, successivamente, testarne l'efficacia in termini sia di apprendimento sia di sensibilità all'inclusione implementando lo studio con la collaborazione delle scuole presenti sul territorio.
    Negli ultimi decenni si è cercato di approfondire il significato del principio di una scuola inclusiva per tutti; una scuola nella quale ogni bambino abbia il diritto di accedere a un'educazione che favorisca lo sviluppo della sua personalità. È perciò di fondamentale importanza che i professionisti accompagnino i bambini fin da subito a conoscere, accogliere e valorizzare la diversità. Molte ricerche hanno difatti dimostrato che l'atteggiamento assunto dal docente, le strategie didattiche implementate e, in particolare, i materiali scolastici selezionati e proposti alla classe possono rappresentare un tassello imprescindibile per la messa in atto di un modello inclusivo. Il presente progetto di ricerca vuole, innanzitutto, progettare materiali scolastici a sfondo inclusivo e, successivamente, testarne l'efficacia in termini sia di apprendimento sia di sensibilità all'inclusione implementando lo studio con la collaborazione delle scuole presenti sul territorio.
  • Commissione di etica per le persone con disabilità: approfondimento dei vari modelli etici e relativa adattabilità alla disabilità mentale.
    Greta Ornella Belloni

    L’obiettivo di questa ricerca è approfondire lo studio dei modelli etici esistenti per comprendere quale meglio si adatta al contesto della disabilità mentale, esaminando le problematiche etiche che in questo ambito si presentano in modo eterogeneo e specifico, definendo inoltre ciò che è disabilità mentale alla luce della definizione di vulnerabilità. Il progetto di ricerca adotta come caso di studio la COMED.

    L’obiettivo di questa ricerca è approfondire lo studio dei modelli etici esistenti per comprendere quale meglio si adatta al contesto della disabilità mentale, esaminando le problematiche etiche che in questo ambito si presentano in modo eterogeneo e specifico, definendo inoltre ciò che è disabilità mentale alla luce della definizione di vulnerabilità. Il progetto di ricerca adotta come caso di studio la COMED.

  • Empathy and (self-)compassion to improve the quality of life of PD patients and caregivers.
    Michele Corengia
    PostDoc research project in collaboration with Neurocentro della Svizzera italiana.
    Better understanding the functioning of empathic processes and compassion in patients with Parkinson's disease can help to understand the serious impairment of social relationships frequently observed. This has a very important impact not only on their relationship with their caregivers but on all their daily social life. This knowledge could suggest and open new reflections for new studies on several fields, for example for drug therapy associated with non-motor symptoms such as those of the deficit of empathy, for new psycho-social intervention programs in PD such as those of implications for quality of life in PD patients and caregivers (i.e. depression and suicide).
    _____________________
    Una migliore comprensione del funzionamento dei processi empatici e della compassione nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson può aiutare a comprendere il deterioramento delle loro relazioni sociali, che si osserva sempre più frequentemente. Questo aspetto ha un impatto importante non solo sul loro rapporto con i curanti, ma anche su tutta la loro vita sociale quotidiana. I dati che emergeranno da questa ricerca potrebbero suggerire e aprire nuove riflessioni in diversi ambiti, ad esempio in relazione alla terapia farmacologica associata ai sintomi non motori, come quelli del deficit di empatia; oppure nell'ambito di nuovi programmi di intervento psicosociale nella malattia di Parkinson, con implicazioni per la qualità della vita dei pazienti e dei curanti (ad esempio, depressione e suicidio).
    PostDoc research project in collaboration with Neurocentro della Svizzera italiana.
    Better understanding the functioning of empathic processes and compassion in patients with Parkinson's disease can help to understand the serious impairment of social relationships frequently observed. This has a very important impact not only on their relationship with their caregivers but on all their daily social life. This knowledge could suggest and open new reflections for new studies on several fields, for example for drug therapy associated with non-motor symptoms such as those of the deficit of empathy, for new psycho-social intervention programs in PD such as those of implications for quality of life in PD patients and caregivers (i.e. depression and suicide).
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    Una migliore comprensione del funzionamento dei processi empatici e della compassione nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson può aiutare a comprendere il deterioramento delle loro relazioni sociali, che si osserva sempre più frequentemente. Questo aspetto ha un impatto importante non solo sul loro rapporto con i curanti, ma anche su tutta la loro vita sociale quotidiana. I dati che emergeranno da questa ricerca potrebbero suggerire e aprire nuove riflessioni in diversi ambiti, ad esempio in relazione alla terapia farmacologica associata ai sintomi non motori, come quelli del deficit di empatia; oppure nell'ambito di nuovi programmi di intervento psicosociale nella malattia di Parkinson, con implicazioni per la qualità della vita dei pazienti e dei curanti (ad esempio, depressione e suicidio).
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  • L’odore come elemento architettonico per una nuova concezione di ospedale
    Valentina Perazzolo

    Questa ricerca si propone di esaminare come un elemento architettonico intangibile, l'odore, possa influenzare l'esperienza degli individui, sia a livello conscio che inconscio, e come tale stimolazione possa contribuire al processo di cura sia per coloro che la infondono che per i riceventi. Lo scopo principale è quello di ridefinire lo spazio ospedaliero non solo come ambiente fisico di cura, ma come fulcro fondamentale nella promozione della salute in tutte le sue sfaccettature.

    Questa ricerca si propone di esaminare come un elemento architettonico intangibile, l'odore, possa influenzare l'esperienza degli individui, sia a livello conscio che inconscio, e come tale stimolazione possa contribuire al processo di cura sia per coloro che la infondono che per i riceventi. Lo scopo principale è quello di ridefinire lo spazio ospedaliero non solo come ambiente fisico di cura, ma come fulcro fondamentale nella promozione della salute in tutte le sue sfaccettature.

  • I medici umanisti scrittori: analisi del fenomeno letterario contemporaneo e indagine sul rapporto tra scrittura e cura
    Ivan Pupitti

    Il progetto di ricerca si propone di esplorare l'impatto della pratica della scrittura creativa sulla professione medica, a partire dalla figura dei medici scrittori contemporanei. Il progetto intende proporre un’analisi approfondita delle opere letterarie pubblicate dai medici scrittori. Questa indagine multidisciplinare mira, inoltre, a comprendere come l'abitudine alla scrittura influenzi la percezione del ruolo del medico, il processo decisionale clinico, l'empatia verso il paziente, e contribuisca alla gestione dello stress e alla prevenzione del burnout. La seconda parte della ricerca si concentra quindi sugli effetti della pratica narrativa sulla professione sanitaria, sulla base di un impianto teorico che si rifà alle medical humanities e ad alcune peculiarità dell’approccio della medicina narrativa.

    Il progetto di ricerca si propone di esplorare l'impatto della pratica della scrittura creativa sulla professione medica, a partire dalla figura dei medici scrittori contemporanei. Il progetto intende proporre un’analisi approfondita delle opere letterarie pubblicate dai medici scrittori. Questa indagine multidisciplinare mira, inoltre, a comprendere come l'abitudine alla scrittura influenzi la percezione del ruolo del medico, il processo decisionale clinico, l'empatia verso il paziente, e contribuisca alla gestione dello stress e alla prevenzione del burnout. La seconda parte della ricerca si concentra quindi sugli effetti della pratica narrativa sulla professione sanitaria, sulla base di un impianto teorico che si rifà alle medical humanities e ad alcune peculiarità dell’approccio della medicina narrativa.

  • L’Esperienza della Disabilità Come Ricerca di Equilibrio
    Laura Molinaro

    La disabilià è un’esperienza complessa e multifattoriale, determinata da componenti sia fisiche che sociali. Partendo dalla sua definizione secondo il modello biopsicosociale, considerato il più completo e accurato, verranno analizzate le diverse sfaccettature della disabilità tra individuo e società. Il filo rosso di questa analisi sarà l’equilibrio: dall’omeostasi al ruolo dei trattamenti, all’inclusione e accessibilità, la malattia ci costringe a fare i conti con una costante e periodica ricerca di stabilità ed equilibrio. Queste riflessioni verranno poi astratte ed espanse in altre sfere ed esperienze umane, per arricchire il dibattito e costruire ponti di contatto tra esperienze diverse nella stessa società.

    La disabilià è un’esperienza complessa e multifattoriale, determinata da componenti sia fisiche che sociali. Partendo dalla sua definizione secondo il modello biopsicosociale, considerato il più completo e accurato, verranno analizzate le diverse sfaccettature della disabilità tra individuo e società. Il filo rosso di questa analisi sarà l’equilibrio: dall’omeostasi al ruolo dei trattamenti, all’inclusione e accessibilità, la malattia ci costringe a fare i conti con una costante e periodica ricerca di stabilità ed equilibrio. Queste riflessioni verranno poi astratte ed espanse in altre sfere ed esperienze umane, per arricchire il dibattito e costruire ponti di contatto tra esperienze diverse nella stessa società.

  • 2022
    2022

    Merlo F, Malacrida R, Hurst S, Bassetti C L A, Albanese E, Fadda M, Physicians' decision-making when managing pediatric patients with prolonged disorders of consciousness: A qualitative study. European Journal Of Neurology, April 2022, DOI: doi.org/10.1111/ene.15354

  • Artboard 14 copy copia 4@2x-100
    2019

    Amati M, Grignoli N, Rubinelli S, Amann J, Zanini C (2019) The role of hope for health professionals in rehabilitation: A qualitative study on unfavorable prognosis communication. PLoS ONE 14(10): e0224394.

  • Artboard 14 copy copia 5@2x-100
    2018

    Grignoli N., Di Bernardo V., Malacrida R. (2018) New perspectives on substituted relational autonomy for shared decision-making in critical care. Critical Care, 2018, 22:260.

  • Artboard 14 copy copia 8@2x-100
    2015

    Cereda CW, George PM, Pelloni LS, Gandolfi-Decristophoris P, Mlynash M, Biancon Montaperto L, Malacrida R and Staedler C. (2015). Beneficial effects of a semi-intensive stroke unit are beyond the monitor. Cerebrovascular Diseases 2015;39(2):102-9.

    Di Bernardo V, Grignoli N, Marazia C et al. (2015). Sharing intimacy in the “open” Intensive Care Units. Journal of Critical Care, 2015, 30(5):866–870.

    Perren A, Corbella D, Iapichino E, Di Bernardo V, Leonardi A, Di Nicolantonio R, et al. (2015). Physical restraint in the ICU: Does it prevent device removal?, Minerva Anestesiol 2015, Oct;81(10):1086-95.

  • Artboard 14 copy copia 11@2x-100
    2012

    Pagnamenta A, Rabito G, Arosio A, Perren A, Malacrida R, Barazzoni F, Domenighetti G. (2012). Adverse event reporting in adult intensive care units and the impact of a multifaceted intervention on drug-related adverse events. Ann Intensive Care 2012, Nov 22;2(1):47.

    Martignoni G., Grignoli N., Di Bernardo V., et al. (2012). Medical Humanities: a question of style. Critical Review in Oncology/Hematology, 2012, 84:SI-S4.

  • Artboard 14 copy copia 12@2x-100
    2011

    Moretti D, Heidegger C-P, Eckert P, Malacrida R, Pascual M, Revelly J-P. (2011). A model for organ donation in switzerland, the latin organ donation programme (lodp); an ongoing successful regional initiative. Rev Med Swiss 2011, Jun; 7(300):1368-71. [IF 0.16]

  • Artboard 14 copy copia 16@2x-100
    2002

    Aspesi M, Gamberoni C, Severgnini P, Colombo G, Chiumello D, Minoja G, et al. (2002). The abdominal compartment syndrome. Clinical relevance. Minerva Anestesiol 2002, Apr;68(4):138-46. [IF 2.840]

  • Artboard 14 copy copia 17@2x-100
    2001

    Gattinoni L, Tognoni G, Pesenti A, Taccone P, Mascheroni D, Labarta V, et al. (2001). Effect of prone positioning on the survival of patients with acute respiratory failure. New England Journal of Medicine 2001;345(8):568-73. [IF 70.670]

    Gross T, Martinoli S, Spagnoli G, Badia F, Malacrida R. (2001). Attitudes and behavior of young european adults towards the donation of organs--a call for better information. American Journal of Transplantation 2001;1(1):74-81. [IF 6.493]

  • Artboard 14 copy copia 18@2x-100
    2000

    Genoni M, Malacrida R, Sessa F, Siegrist P, Maggioni AP, Moccetti T. (2000). Long-term safety of an early ace-inhibitor treatment of patients with acute myocardial infarction: Results of the 3 year follow-up period on 696 swiss patients randomized to the ISIS-4 trial. Zeitschrift Für Kardiologie 2000;89(2):81-3.

Tutoring e formazione

Il Centro di Ricerca in Medical Humanities della Fondazione Sasso Corbaro segue tesi di laurea e di percorsi professionalizzanti in collaborazione con varie realtà universitarie in Svizzera e internazionalmente. Chi fosse interessato a sviluppare la propria tesi in collaborazione con il nostro Centro di Ricerca in Medical Humanities può scriverci a ricerca@sasso-corbaro.ch.

Parallelamente alle attività di tutoring, il Centro di Ricerca in Medical Humanities offre un programma di formazione specifico dedicato a giovani ricercatrici e ricercatori che intendono perseguire un dottorato oppure che vogliono affinare le proprie competenze nell’ambito della ricerca applicata e dell’etica. Il programma di formazione per questo semestre è consultabile qui.

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