Eventi
- Tremore, timore, trauma, turbamento, trepidazione: le parole della Cura
I Mercoledì della Fondazione Sasso Corbaro
11 settembre, 16 ottobre, 13 novembre, 11 dicembre 2024
Fondazione Sasso Corbaro, Via Lugano 4a, Piazzetta Lucia Buonvicini, 6500 Bellinzona
Entrata libera
Tremore, timore, trauma, turbamennto, trepidazione: cinque parole che dicono la precarietà e la fragilità dell’esistenza umana. Parole che incontrano la malattia e la Cura. Parole che svelano, come fossero indicatori sismici, l’incertezza del vivere e dello stare al mondo. Come acrobati sospesi sul filo teso tra il cielo e la terra, viviamo incessantemente l’imminente rischio di cadere, ma anche il miracolo di rimanere in equilibrio sul quel minuscolo frammento di mondo, che ogni atto di cura costruisce. A questa condizione espongono le cinque parole, che sono una sorta di grammatica della conditio humana. A questa è chiamata la vocazione dell’umanesimo clinico che si fa Cura. L’umanesimo clinico partecipa, favorisce e appartiene fondamentalmente alla svolta antropologicadella medicina, in cui l’uomo deve essere accolto come soggetto di desiderio e di passione. Questa è la sfida dell’umanesimo clinico, qualcosa in più e qualcosa in meno delle tecniche etico-relazionali delle Medical Humanities: farsi sentinella e custode ...
Tremore, timore, trauma, turbamennto, trepidazione: cinque parole che dicono la precarietà e la fragilità dell’esistenza umana. Parole che incontrano la malattia e la Cura. Parole che svelano, come fossero indicatori sismici, l’incertezza del vivere e dello stare al mondo. Come acrobati sospesi sul filo teso tra il cielo e la terra, viviamo incessantemente l’imminente rischio di cadere, ma anche il miracolo di rimanere in equilibrio sul quel minuscolo frammento di mondo, che ogni atto di cura costruisce. A questa condizione espongono le cinque parole, che sono una sorta di grammatica della conditio humana. A questa è chiamata la vocazione dell’umanesimo clinico che si fa Cura. L’umanesimo clinico partecipa, favorisce e appartiene fondamentalmente alla svolta antropologicadella medicina, in cui l’uomo deve essere accolto come soggetto di desiderio e di passione. Questa è la sfida dell’umanesimo clinico, qualcosa in più e qualcosa in meno delle tecniche etico-relazionali delle Medical Humanities: farsi sentinella e custode dell’opera della speranza che si svela nel divenire delle cinque parole che animano questi Mercoledì della Fondazione Sasso Corbaro.
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PROGRAMMA
Prima Casa
11 settembre 2024
Tremore della cura
Graziano Martignoni con Stefano Cafarotti (primario chirurgia) e Michele Corengia (poeta)Seconda Casa
16 ottobre 2024
Il tremore del mito
Graziano Martignoni con Andreas Barella(mitologo) e Carlo Silini (giornalista)Terza Casa
13 novembre 2024
Il tremore della creatività
Graziano Martignoni con Gabriela Spector (scultrice e pittrice) e Lina Bertola(filosofa)Quarta Casa
11 dicembre 2024
Il tremore dell’amore
Graziano Martignoni con Luca Saltini (scrittore) e Laura Di Corcia (poetessa)Continua a leggereChiudi - Le Medical Humanities e i luoghi di cura
10° Convegno annuale della Fondazione Sasso Corbaro
Martedì 22 ottobre 2024, 8.30 – 17.00
Sala del Consiglio Comunale, Palazzo Civico, Bellinzona
Il Convegno annuale della Fondazione Sasso Corbaro incontra quest’anno il fondamentale e fondante tema dell’abitare, dei “luoghi” e delle “case” della Cura nel loro legame con le Medical Humanities. Le Medical Humanities abitano a loro volta la conditio humana nella malattia, nella sofferenza, come nel desiderio di guarigione e di salvezza. Orizzonti che aprono al senso più profondo dello stare di fronte all’Altro accogliendolo e ospitandolo. Si rifletterà, nei lavori del Convegno, sull’orizzonte dell’abitare nelle ventuno “case” e “luoghi” della Cura, che abbiamo trovato sul sentiero. “Luoghi” e “case” ove stare nell’esistenza ferita, abbandonata, dolorosa e tradita dal destino, ma anche “luoghi” e “case“ del risveglio, della rinascita, della luce e della custodia della vita…
Come fossero orizzonti dell’abitare:
1. Che la casa sia la casa dell’anima e delle anime;
2. Che la casa sia la casa del sentirsi a casa;
3. Che la casa sia la casa dell’essere a casa;
4. ...
Il Convegno annuale della Fondazione Sasso Corbaro incontra quest’anno il fondamentale e fondante tema dell’abitare, dei “luoghi” e delle “case” della Cura nel loro legame con le Medical Humanities. Le Medical Humanities abitano a loro volta la conditio humana nella malattia, nella sofferenza, come nel desiderio di guarigione e di salvezza. Orizzonti che aprono al senso più profondo dello stare di fronte all’Altro accogliendolo e ospitandolo. Si rifletterà, nei lavori del Convegno, sull’orizzonte dell’abitare nelle ventuno “case” e “luoghi” della Cura, che abbiamo trovato sul sentiero. “Luoghi” e “case” ove stare nell’esistenza ferita, abbandonata, dolorosa e tradita dal destino, ma anche “luoghi” e “case“ del risveglio, della rinascita, della luce e della custodia della vita…
Come fossero orizzonti dell’abitare:
1. Che la casa sia la casa dell’anima e delle anime;
2. Che la casa sia la casa del sentirsi a casa;
3. Che la casa sia la casa dell’essere a casa;
4. Che la casa sia la casa del ritorno a casa;
5. Che la casa sia la casa che accolga e protegga le parole smarrite e a volte ritrovate;
6. Che la casa sia la casa dei ricordi e della nostalgia, delle lacrime e della gioia;
7. Che la casa sia la casa dell’amicizia e della fratellanza, fatta di convivialità e di reciproci doni;
8. Che la casa sia la casa dei gesti quotidiani abitati dalla tenerezza e dalla gentilezza;
9. Che la casa sia la casa in cui potere vivere le partenze e gli addii;
10. Che la casa sia la casa che sa guardare nell’Oltre, nell’invisibile per trovare la perla preziosa dell’esistenza;
11. Che la casa sia la casa delle finestre aperte sul cortile, da dove vedere il mondo;
12. Che la casa sia la casa delle parole intime;
13. Che la casa sia la casa nell’onda del mare, sempre diversa e sempre uguale;
14. Che la casa sia la casa ove trovare riparo;
15. Che la casa sia la casa dei bauli dimenticati nella soffitta della memoria;
16. Che la casa sia la casa dei rumorosi silenzi, ma anche della quiete dopo le tempeste del giorno…;
17. Che la casa sia la casa della giovinezza, che non conosce età, giovinezza mai spenta anche quando
il tempo della vita si fa stretto e corto;
18. Che la casa sia la casa capace di aspettare il tuo arrivo, casa del ritorno, là dove dialogare con chi c’è ancora e con chi ha già iniziato il suo grande viaggio…;
19. Che la casa sia la casa in cui parlare con chi c`è ancora e con chi ha già iniziato il Grande Viaggio;
20. Che la casa sia la casa capace di dialogare con ciò che le sta attorno;
21. Che la casa sia la casa che ospita molte case, perché solo così sarà possibile abitare una casa.
Graziano Martignoni, vicepresidente Fondazione Sasso Corbaro
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Programma completo nella locandina scaricabile qui accanto.
Il Convegno è aperto sia ai professionisti della salute e della cura, sia
al grande pubblico.Costo: CHF 120.- pranzo incluso
Iscrizioni entro l’11 ottobre: fondazione@sasso-corbaro.chContinua a leggereChiudi
Formazione
- Accademia per le Medical Humanities 2024-2025
savethedate
Programma di formazione a cura della Fondazione Sasso Corbaro
Novembre 2024 – Giugno 2025
PresentazionePresentazioneI sensi e la cura: un programma di formazione promosso dall’Accademia delle Medical Humanities della Fondazione Sasso Corbaro in collaborazione con il Neurocentro – Istituto di Neuroscienze cliniche della Svizzera Italiana e la Settimana del cervello della Svizzera italiana.
Programma completo a breve disponibile.
2020
18.09.2020
Curare la notte, curare di notte
Prendersi cura dei curanti 4
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